Home Pensionamento e previdenza Esposto alla Corte dei conti: “Vogliamo andare in pensione”

Esposto alla Corte dei conti: “Vogliamo andare in pensione”

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Già, scrive Il Mattino,  la prima rinuncia da parte di un assistente tecnico dell’Istituto agrario di via Lamia che ha comunicato al direttore amministrativo la decisione di voler fare a meno del bonus, consegnandolo nelle casse della scuola.

E come lui, altri operatori Ata intendono consegnare la quota bonus del governo, mentre parte la crociata di 90 insegnanti di “Quota 96” per il riconoscimento del diritto alla pensione.

Si sono allora affidati a uno studio legale per farsi tutelare in sede giudiziaria, sostenuti anche dal sindacato Uil Scuola, e in fase di avvio c’è un esposto alla Corte dei Conti contro il Miur e l’Inps.

Nel ricorso, specifica Il Mattino, si chiede di «dichiarare la illegittimità delle indicazioni operative contenute nella circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca numero 23 del 12 marzo 2012, con la quale è stato disposto che soltanto coloro che avessero maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011, anziché e legittimamente entro il 31 agosto 2012 ed il 31dicembre 2012, per l’accesso e per la decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia e di anzianità».

Secondo quanto si legge nel ricorso presentato dai 90 prof salernitani «in relazione a quanto stabilito dal sesto comma dell’art. 1 della legge del 23 agosto 2004, n. 243, i requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità erano stabiliti in 60 anni di età e 36 anni di contribuzione, ovvero 61 anni di età e 35 anni di contribuzione, ovvero 40 anni di contribuzione a prescindere dal requisito anagrafico».

Nel ricorso di 22 pagine i docenti in lotta sostengono di aver maturato tutti i requisiti per andare in pensione prima che la riforma Fornero entrasse in vigore.