A causa del conflitto tra Israele e Hamas, si stanno registrando numerosi atti di intolleranza contro gli ebrei, come sta accadendo in Francia, Austria e Russia. Anche a Roma si sono verificati gesti di antisemitismo, dove sono state deturpate alcune pietre d’inciampo, testimonianza in memoria del rastrellamento degli ebrei romani avvenuto nell’ottobre del 1943.
Sulla base di quanto sta accadendo, l’Eurispes ha ripreso lo studio condotto già nel 2020, che poneva l’accento sul problema dell’antisemitismo e su tutti i fenomeni ad esso connessi, facendo così sapere che dalle opinioni raccolte il 15,6% degli italiani nega l’Olocausto, a fronte dell’84,4% non concorde.
Invece, l’affermazione secondo cui l’Olocausto non avrebbe prodotto così tante vittime, come viene sostenuto, trova una percentuale di accordo solo lievemente superiore: 16,1%, mentre il disaccordo raggiunge l’83,8% degli italiani.
Secondo il 23,9% degli italiani, inoltre, gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario e, a detta di più di un quinto degli italiani intervistati (22,2%), controllerebbero i mezzi d’informazione.
Tuttavia alla luce dell’analisi dei dati del 2020, conclude l’Eurispes, “si può affermare che l’antisemitismo e il negazionismo dei crimini contro gli ebrei siano tematiche striscianti e presenti, non da oggi, nel nostro tessuto sociale. Il conflitto in atto non ha fatto altro che riabilitare vecchi e noti crimini d’odio e intolleranza, e anzi, li ha forse acuiti”.