Gli organizzatori della Marcia PerugiAssisi, tra cui il nostro Aluisi Tosolini, hanno incontrato nello suo Studio a Montecitorio la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, per illustrare le preoccupazioni e le idee che hanno spinto oltre centomila persone a mobilitarsi per la pace e la fraternità lo scorso 9 ottobre: si è trattato della più grande marcia della pace e della fraternità dei nostri giorni.
“Spero che una delegazione dei promotori e delle promotrici della marcia – aveva scritto in un messaggio Laura Boldrini – voglia presto venire alla Camera per illustrare le prossime iniziative e per confrontarci sul modo in cui, ciascuno nelle sue diverse responsabilità, possiamo dare forza alla pace”. “Per fronteggiare le grandi tragedie della miseria, delle guerre e delle migrazioni abbiamo bisogno di generare una politica nuova”, hanno detto Flavio Lotti, coordinatore della Marcia Perugia-Assisi e Sergio Bassoli, coordinatore della Rete della Pace, annunciando l’incontro.
“Con la presidente della Camera dei Deputati vogliamo discutere di cose concrete, di cosa possiamo fare per rafforzare l’impegno dell’Italia e dell’Europa, di quello che possiamo progettare assieme perché la pace è una cosa seria che va presa sul serio”.
E l’incontro c’è stato: “Abbiamo espresso alla Presidente della Camera, la nostra grande preoccupazione per le guerre e le stragi che si susseguono nel mondo”, ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore della Marcia. “Aleppo o Mosul non fa differenza! La guerra è un crimine insopportabile. Sempre e comunque. Condannare i bombardamenti su Aleppo e inneggiare per quelli su Mosul è un’ipocrisia. A finire sotto le bombe è sempre la povera gente. Per questo abbiamo marciato da Perugia ad Assisi. Perché tutto questo scandalo possa finire. Ci preoccupano le notizie della vendita di armi italiane all’Arabia Saudita che sta bombardando lo Yemen così come non possiamo accettare l’idea che si costruisca una nuova cortina di ferro ai confini con la Russia.”
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Dopo aver apprezzato la decisione degli organizzatori della PerugiAssisi di opporsi a tutte le forme di violenza, inclusa quella contro le donne o alimentata dai discorsi dell’odio, la Presidente della Camera ha sottolineato la necessità di accrescere il comune impegno per la costruzione di una nuova Europa. “Di fronte a quello che sta accadendo dentro e fuori i nostri confini non possiamo restare inerti. Dobbiamo rilanciare e completare il progetto europeo.”
“Condividiamo la preoccupazione per il futuro dell’Europa, ha ribadito Sergio Bassoli, coordinatore della Rete della Pace. “L’Europa che oggi conosciamo non ci piace ma questo non vuol dire che possiamo buttarla via. Senza l’Europa saremmo tutti più deboli e vulnerabili. Anziché distruggerla oggi dobbiamo rifare l’Europa realizzando l’originale progetto di pace, giustizia sociale e fratellanza.”
Con questo spirito, la Presidente Boldrini e i promotori della PerugiAssisi hanno condiviso la necessità di promuovere nuove iniziative anche in vista del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma (25 marzo 2017).
“Dobbiamo investire sui giovani e sui programmi di educazione alla pace e alla cittadinanza globale” ha affermato Aluisi Tosolini, dirigente scolastico e coordinatore della rete delle scuole di pace. “L’Aula di Montecitorio è l’aula di tutti”, ha rilanciato la Presidente della Camera. “Sarò molto lieta di accogliervi e di ascoltare le voci dei protagonisti di questo prezioso impegno”.
“Quell’anniversario ci deve aiutare a riscoprire le ragioni dell’Europa e il suo contributo fondamentale alla costruzione della pace, ha affermato Piero Piraccini, della Tavola della pace. Dobbiamo riportare l’Europa sulla via della pace, fare dell’Europa un luogo e uno strumento di pace. La prossima Marcia PerugiAssisi deve essere una marcia europea.”
“A tutto questo deve concorrere il mondo dell’informazione e della comunicazione, a partire dalla Rai e dal suo ruolo di servizio pubblico”, ha sottolineato Vittorio Di Trapani, Segretario dell’Usigrai, intervenuto anche in rappresentanza della FNSI e di Articolo 21. “Il prossimo contratto di servizio venga firmato a Lampedusa! Alla PerugiAssisi abbiamo portato la voce dei giornalisti minacciati in Italia e nel mondo rinnovando il nostro impegno contro i discorsi dell’odio stigmatizzati nella Carta di Roma.”
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