Per quanto riguarda la disoccupazione di lunga durata, rivelano i dati di Eurostat, la Campania è maglia nera, col 67,2%, contro una media Ue del 47,5% e quella nazionale del 56,4%.
Col 4,4% la Provincia autonoma di Bolzano si conferma invece il territorio italiano col tasso di disoccupazione più basso. E così anche per la disoccupazione giovanile, al 12,2% e quella di lunga durata, 26,2%. Il tasso di disoccupazione più basso delle Regioni Ue si rileva in Germania, a Oberbayern, al 2,6%.
Il più alto in Spagna, in Andalusia, al 36,3%. Per la disoccupazione giovanile, il livello più basso è ancora in Germania a Oberbayern e Tubinga (4,4%), quello più alto, in Spagna, a Ceuta (72,2%).
In Ue il tasso più basso di disoccupazione di lunga durata si trova in Svezia, a Ovre Norrland (12,4%) ed il più alto in Slovacchia, nella regione di Vychodné Slovensko (74,9%). Il tasso di disoccupazione più basso in Italia, dopo Bolzano; si registra nella Provincia autonoma di Trento 6,6%; seguita da Veneto 7,6%; Friuli Venezia Giulia 7,7% e Lombardia 8,1%. Il tasso più alto, dopo la Calabria: in Campania 21,5%; Sicilia 21%; Puglia 19,8%; e Sardegna 17,5%.
In generale, nel 2013 si nota un incremento del livello di disoccupazione in tutte le Regioni italiane rispetto all’anno precedente: da quello più basso del territorio di Bolzano +0,3% (da 4,1% a 4,4%), a quelli più pesanti di Puglia +4,1% (da 15,7% a 19,8%); Molise +3,8% (da 12% a 15,8%) e Calabria 2,9% (da 19,3% a 22,2%). Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, le situazioni più difficili, dopo quella della Calabria, si rilevano in Basilicata (55,1%); Sardegna (54,2%); Sicilia (53,8%); e Campania (51,7%).