Docenti di ruolo e supplenti stanno assistendo impotenti alle tragiche decisioni dell’ ATP. Il triste epilogo ha avuto inizio alla fine di agosto,quando voci di corridoio, giunte volutamente alle orecchie degli interessati hanno portato i drastici tagli di organico alla luce del sole. Probabilmente le sorti dei malcapitati erano state già segnate nel mese di luglio, quando i docenti, ignari del loro futuro destino, facevano tranquilli bagni di sole e di mare. Purtroppo una doccia gelata li ha riportati improvvisamente ad un’ amara verità: un taglio netto sui loro posti di lavoro. Scomparse inspiegabilmente oltre 30 cattedre di strumento musicale. Sono state tutte falciate di netto,frantumate in miseri spezzoni di 6 ore cadauna.
La motivazione? Riferiscono:”L’insegnamento di strumento musicale,svincolato dalle altre discipline avendo un orario che si attua di pomeriggio,se tagliato non porta danno alle classi”. Come??? Hanno risposto con un coro altisonante tutti i docenti. E la legge che ha avviato, confermato e consolidato nel tempo questo insegnamento?
L’attuale MIUR – col D.M.6/8/99 n°201 ha istituito la disciplina dello studio dello strumento musicale nella scuola media; – con il D.M.3 aprile 2000 ha stabilito la dotazione organica; – con la C.M.135/2000 ha istituito le cattedre a regime; – con la C.M.203/99 ha tutelato i docenti supplenti apportando la conversione dei contratti da “fino al termine delle attività didattiche” in “fino al termine dell’anno scolastico”.
Ed ancora – con la legge n°124/2000 tutti i posti disponibili annualmente sono destinati all’immissione in ruolo. – Con la C.M.41 del 15 luglio 2014 con cui sono stati determinati 183 posti in meno in tutta la Calabria rispetto alle dotazioni dell’organico di diritto.
Di questi, ben 69 sono venuti meno nella provincia di Crotone e infine dei 69, circa trentasette sono stati decurtati ad un’unica disciplina:A077-Strumento musicale nella scuola media. Pensare che le famiglie nello scorso mese di marzo,ncome avviene ormai dal 1979, hanno scelto per i loro figli lo studio dello strumento musicale nella scuola dell’obbligo, preferendo questo ad altre attività. Hanno acquistato chi il piano,chi il violino,chi il flauto,chi il fagotto.
Dal prossimo anno scolastico gli alunni non avranno più la possibilità di praticare queste attività. Ci soffermiamo un momento a riflettere che tutto questo avviene in un Territorio definito “Area a Rischio e a Forte processo immigratorio!” E la mente ci riporta indietro ai festeggiamenti per il bicentenario della morte di Verdi, quando tutte le scuole riunite in un unico coro e un’unica orchestra si misero a cantare “va pensiero sull’ali dorate” ed ancora l’anno prima al Parco Pignera fu celebrata la festa delle famiglie.
Allora abbiamo assistito ad una sfilata di orchestre scolastiche oltre 800 alunni e docenti e genitori e personalità etcc etcc..tutto finito,in tempo di vacche magre l’arte diventa superflua.. La musica che così tanto placa lo spirito e addolcisce il cuore e completa l’individuo in tutti i suoi aspetti è ritenuta inutile. I docenti,oggi, emettono non più dolci e melodiose note ma, un omofono grido di tristezza angoscia e disperazione. I docenti di strumento musicale della provincia di Crotone
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