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Ex studenti si ritrovano dopo quarant’anni: i docenti li sottopongono alla “maturità della memoria” con esame scritto e voti

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Di rimpatriate tra ex compagni di classe e docenti se ne fanno spesso. Quella di una classe quinta del 1984 di un istituto di Cesena, che ha avuto luogo qualche giorno fa, è stata alquanto speciale. Come riporta Corriere Romagna, gli ex studenti si sono cimentati, nuovamente, nella maturità, stavolta però in maniera molto speciale.

A ritrovarsi sedici ex studenti e quattro insegnanti. L’occasione era di quelle speciali e andava celebrata degnamente, così, dopo il brindisi di benvenuto, si è cominciato con un vero e proprio appello fatto da uno dei prof, che ha potuto utilizzare l’originale registro di classe (pervenuto fra le mani degli organizzatori non si sa bene come) e utilizzato in tutti i ritrovi precedenti.

L’idea originale

Il momento più divertente è stata la replica di una sorta di esame di maturità “della memoria” dove gli studenti, sotto l’occhio attento dei professori, hanno dovuto rispondere a un esame scritto contenete numerose domande legate al periodo scolastico, scrivendo le risposte su carta rigorosamente protocollo e consegnandole nel tempo stabilito, pena l’annullamento. I quesiti spaziavano dai soprannomi dati ai professori, alle mete delle gite, ai voti di maturità o al riconoscimento di volti più o meno noti, fino all’indicazione del compagno che faceva più assenze.

Al termine degli scrutini il risultato, espresso rigorosamente in sessantesimi come alla maturità di allora, ha decretato la peggiore memoria storica, premiata con una benaugurante maglietta della Maratona Alzheimer e quella migliore, premiata con un diploma ”alla memoria”.

Rimaturità, torna l’iniziativa fiorentina

C’è chi invece, come abbiamo scritto, rifarà gli esami di maturità quasi a tutti gli effetti. Stiamo parlando degli ex studenti di un liceo di Firenze che ha lanciato per la seconda volta l’iniziativa “Rimaturità”, che ha avuto grande successo.

Anche nel 2025 torneranno quindi sui banchi tanti allievi oggi adulti per misurarsi con le traduzioni dal greco o dal latino, ma soprattutto per fare comunità e creare un ponte con gli studenti oggi iscritti all’istituto superiore toscano.

Le prove per le traduzioni, per chi sarà presente all’appuntamento primaverile, sono già state fissate per il prossimo 16 maggio: gli ex allievi del liceo saranno chiamati a cimentarsi nella traduzione di un brano di prosa di latino, così come stabilito dal fato, visto che la materia è stata estratta ritualmente dalla dirigente durante la presentazione dell’evento.

Per consegnare la traduzione, i candidati avranno a disposizione due ore di tempo: si potranno avvalere solo di una penna nera e del dizionario accompagnato da due fogli protocollo timbrati dalla scuola.

“Il valore aggiunto della Rimaturità – ha detto la preside – è che ci consente di far incontrare gli studenti di oggi con quelli di un tempo. E non è solo l’emozione del compito in classe quella che si prova, ma anche il gusto di rientrare nelle aule e visitare il nostro istituto monumentale”.