Nonostante in Campania gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2014/2015 siano stati 24.460 (2,4% del totale degli studenti della regione), gli istituti presentano numerose barriere che non li rendono inclusivi.
Tra queste l’assenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento. Questa la fotografia scattata, su base dati ISTAT e MIUR – Ufficio di statistica, da Exposanità – l’unica manifestazione italiana dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza, che propone momenti di approfondimento e iniziative speciali dedicate al tema dell’inclusività, dalla vita quotidiana, all’istruzione, dall’educazione, al tempo libero.
Dai dati si evince che, per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti, il 9% degli alunni disabili campani frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di I grado e il 26% la scuola secondaria di II grado.
Il sostegno gioca un ruolo chiave nell’integrazione. Se a livello nazionale il rapporto tra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno è di 1,85 nell’anno 2014-2015, in Campania è di 1,56. Il rapporto è più basso nelle regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilità, in Calabria, uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09).
Per quanto riguarda le barriere tecnologiche molte scuole non hanno postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità. All’interno del percorso di inclusione dello studente disabile nel progetto educativo della classe, la tecnologia ha il ruolo fondamentale di ‘facilitatore’.
Secondo i dati elaborati da Exposanità su base Istat, in Campania il 30,8% delle scuole primarie e il 25,8% delle secondarie di I grado ancora non si è dotata di postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità.
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L’ideale – hanno chiarito gli esperti – sarebbe avere all’interno dell’aula stessa una postazione informatica con periferiche hardware speciali e programmi specifici per l’insegnamento, ma solo il 36,9% delle scuole primarie e il 37,1% delle secondarie di primo grado hanno aule dotate di queste attrezzature. La maggior parte utilizza i laboratori già presenti: sono il 68,3% delle primarie e il 66,3% delle secondarie di primo grado. Oltre al sostegno didattico, gli alunni con disabilità necessitano di servizi per il superamento delle barriere architettoniche, come scale a norma, ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi, tattili e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti.
Se in Campania si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (79,6% di scuole primarie e 87,5% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma (66,9% di scuole primarie e 74% di secondarie di I grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili che sono presenti in solo il 21,0% delle scuole primarie e nel 21,2% delle secondarie di I grado: un dato comunque inferiore rispetto alla media nazionale. Situazione leggermente migliore, seppur insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili: solo il 38,8% delle scuole primarie e il 40,5% di secondarie di I grado ne è dotata.
In Emilia-Romagna ci sono invece quasi 15.900 alunni con disabilità, il 2,6% del totale degli studenti della regione, ma le scuole sono poco accessibili e senza ausili tecnologici.
Il 10% degli alunni disabili emiliano-romagnoli frequenta la scuola dell’infanzia, il 38% la scuola primaria, il 25% la scuola secondaria di primo grado e il 28% la scuola secondaria di secondo grado. Inoltre, secondo i dati elaborati da Exposanità su base Istat, in Emilia-Romagna il 17,3% delle scuole primarie e il 16,7% delle secondarie di primo grado ancora non si è dotata di postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità. Rimangono inoltre appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili.
In Sardegna gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2014-2015 sono stati 5.815, il 2,6% del totale degli studenti della regione, ma gli istituti presentano ancora numerose barriere che non li rendono inclusivi. Fra queste le assenze: segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento.
Il 9% dei disabili sardi frequenta l’infanzia, il 33% la primaria, il 28% la secondaria di I grado e il 30% la secondaria di secondo grado. Il sostegno ha un ruolo chiave nell’integrazione. Se a livello nazionale il rapporto fra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno è di 1,85 in Sardegna è di 1,73.
In Calabria gli alunni con disabilità, sono 6.591, pari al 2,1% del totale nazionale. Malgrado ciò, gli istituti della regione presentano ancora diverse barriere e sono privi di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità.
Secondo quanto emerso dall’analisi all’interno degli istituti calabresi mancano ausili a beneficio degli alunni con disabilità sensoriali, non esistono di percorsi interni ed esterni accessibili e c’è una scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento. Il 7% degli alunni disabili calabresi frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 27% la scuola secondaria di I grado e il 28% la scuola secondaria di II grado.
Nonostante in Sicilia gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2014/2015 siano stati quasi 22.748 – 2,8% del totale degli studenti -, gli istituti della regione presentano numerose barriere che non li rendono inclusivi. Tra queste l’assenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento.
Per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti, l’8% degli alunni disabili siciliani frequenta la scuola dell’infanzia, il 38% la scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di I grado e il 27% la scuola secondaria di II grado. L’incidenza più elevata di alunni con disabilità si segnala in Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%) mentre la Basilicata (2%), la Calabria (2,1%) e il Friuli-Venezia Giulia (2,1%) sono le regioni con il tasso più basso.
Il sostegno gioca un ruolo chiave nell’ integrazione. Se a livello nazionale il rapporto tra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno è di 1,85 nell’anno 2014-2015, in Sicilia è di 1,70. Il rapporto è più basso nelle regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilità, in Calabria, uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09).
Secondo i dati elaborati da Exposanità su base Istat, in Sicilia il 28% delle scuole primarie e il 22,1% delle secondarie di I grado ancora non si è dotata di postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità.
Solo poco più di 4 scuole primarie su 10 (41%) e il 35,3% delle secondarie di primo grado hanno aule dotate di queste attrezzature. La maggior parte utilizza i laboratori già presenti: sono il 52,7% delle primarie e il 56,7% delle secondarie di primo grado.
Se in Sicilia si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma(75,5% di scuole primarie e 88% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma(74,6% di scuole primarie e 80,8% di secondarie di I grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili che sono presenti in solo il 27,1% delle scuole primarie e nel 31,5% delle secondarie di I grado. Situazione leggermente migliore, seppur insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili: solo il 36,4% delle scuole primarie e il 37,1% di secondarie di I grado ne è dotata.
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