Oggi è la giornata della libertà, istituita dalla legge 61/2005 in ricordo della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989. Per l’occasione si è svolto oggi il secondo appuntamento dell’anno di educazione civica che La Tecnica della Scuola dedica agli istituti scolastici (classi dalla terza media al quinto anno delle superiori): Giornata della libertà, una riflessione con gli studenti, tra democrazia e totalitarismi. Ad aprire l’evento il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Nostro ospite l’editorialista di Repubblica Ezio Mauro, autore di Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino, Collana Fuochi, Milano, Feltrinelli, 2019; e del più recente L’anno del fascismo. 1922. Cronache della Marcia su Roma, Collana Varia, Milano, Feltrinelli, 2022.
Quest’ultimo ha raccontato gli studenti ciò che ha portato e ciò che ha comportato la caduta del Muro di Berlino. “Bisogna pensare che eravamo in Guerra Fredda. Le tensioni si scaricavano nel Muro. Era la vera linea di divisione tra Est e Ovest, lì si misurava il concetto di Oriente e Occidente, era il Meridiano Zero del mondo”.
“Dopo la caduta del Muro non si può pensare che il confine si sia chiuso. Siamo stati smentiti dall’attacco alle Torri Gemelle. Ciò che riteniamo universale non lo è in altre popolazioni. I principi della democrazia consentono la piena espressione della libertà dell’uomo”.
Il Muro di Berlino è stato anche un’arma?: “Si tratta di un’arma perché se ha bisogno di una restrizione per impedire alle persone di allontanarsi lo Stato ha fallito”.
Ecco il parere personale dell’editorialista: “A voi ragazzi deve sembrare una cosa assurda. Ma guardate quanti muri sono nati dopo, spesso per tenere fuori l’altro, il diverso. La scommessa era fare in modo che la razionalità dell’Occidente garantisca libertà ai più disperati, che cercano rifugio da noi. Noi tendiamo, o con muri o barriere legislative, o forzature ideologiche, a respingerli, come fossero solo delle quantità residuali. Quel muro impressiona ma altri muri replicano quella logica, armano l’egoismo, la paura dell’altro”.
“Oggi ci sono molti muri, ogni volta che vediamo una discriminazione e non facciamo nulla, come ciò che è successo a Genova, luogo in cui un uomo ha ucciso una persona con un arco. O alla vicenda di Luca Traini, relativa a qualche anno fa, alimentata dall’odio verso delle persone di colore, che ha colpito solo in quanto tali. Tutto avvenuto nella civilissima Italia. Non sono gesti impulsivi, ma preparati da un accumulo di ragioni. Questa cosa è avvenuta dentro la nostra società e si ripete. Ciò vuol dire che è plausibile”.
Come mai non abbiamo gli anticorpi per prevenire questi episodi? La storia insegna?: “La storia è lì per essere studiata, per trarne conseguenze liberamente. Ma dipende da noi. Ciò che racconta la storia è già accaduto, dipende da noi giudicarlo e capire quali sono gli scarti”.
“Basterebbe, anche davanti alle battute razziste e xenofobe, alzare la mano e dire che si tratta di cose che non si possono dire. Non siamo capaci di farlo per conformismo o perché non abbiamo imparato dalla storia”.
La legge può essere un vincolo alla libertà?: “Noi abbiamo una protezione: la Corte Costituzionale giudica se le leggi sposano i principi della Costituzione. I regimi totalitari sono contro lo stato di diritto. La Costituzione fissa i principi che deve seguire la legge”.
“Ci sono dei casi nel mondo in cui i giornalisti corrono gravi rischi. La logica del giornalista è opposta a quella del cittadino comune: più non si capisce cosa sta succedendo più il giornalista scava, si avvicina. Il giornalista è testimone di ciò che capita. Nel nostro paese non ci vuole un briciolo di coraggio per fare questo mestiere”.
Esiste un limite alla libertà di opinione? Bisogna garantire libertà di opinione a pensieri contro la stessa libertà?: “Ciò avviene. La libertà di espressione deve riguardare anche soggetti che esprimono idee opposte alla democrazia. Non c’è difesa rispetto alle false credenze. Sta al senso di responsabilità di chi gestisce i mezzi di informazione nel comporre l’equilibrio tra le opinioni. Non possiamo imbavagliare le persone che la pensano diversamente. Chi stabilisce il limite? Chi stabilisce qual è l’opinione prevalente? I giornali sono dimensioni a parte: non sono flusso, come sul web, dove c’è di tutto, senza distinzioni. I giornali trattengono le cose meritevoli, portatrici di senso, e ne lasciano scorrere altre. Con le notizie portatrici di senso si può dare al cittadino una nozione di cosa è avvenuto, potendolo giudicare anche se non lo ha vissuto”.
“Ogni giorno ogni giornale deve conquistare il pubblico, non deve convertire né tesserare nessuno. Deve far formare delle idee, delle opinioni. La democrazia ha un cittadino ideale: informato, consapevole, che legge i giornali tutti i giorni”.
Oltre al ministro Valditara e ad Ezio Mauro hanno conversato con noi e con gli studenti i seguenti ospiti:
• La giornalista della redazione Esteri della Stampa Letizia Tortello, autrice di Goodbye Merkel, perché per sedici anni ha comandato lei, Edizioni del Capricorno, 2021.
• L’esperto di diritto Luigi Mariano Guzzo, collaboratore della Tecnica della Scuola.
• L’esperto di didattica, il professore Giovanni Morello, collaboratore della Tecnica della Scuola, per guidare le scuole in vista di un’attività di tipo laboratoriale sul tema della libertà.
• Giovedì 22 settembre – Le elezioni 2022 spiegate agli studenti, dal sistema elettorale al nuovo Parlamento, focus sugli articoli della Costituzione 48 (diritto di voto), 55, 56, 57, 58, 92;
• Mercoledì 9 novembre – Giornata della libertà, focus sugli articoli della Costituzione da 13 a 28;
• Sabato 3 dicembre – Giornata delle persone con disabilità, focus sugli articoli della Costituzione 2, 3, 32
• Martedì 7 febbraio – Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, focus sugli articoli della Costituzione 2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38;
• Sabato 22 aprile – Giornata mondiale della Terra, focus sugli articoli della Costituzione 9 e 41;
• Mercoledì 3 maggio – Giornata mondiale della libertà di stampa, focus sull’articolo 21 della Costituzione.
Le date potrebbero cambiare sulla base degli impegni dei formatori via via coinvolti negli appuntamenti e i contenuti variare anche in relazione ai fatti di attualità.
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