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Fa 70 km al giorno per portare la figlia nella “scuola perfetta”: “Classi piccole e niente zaini. Torna a casa col sorriso”

Un uomo residente a Verona, ogni giorno, percorre in auto circa settanta chilometri per portare la figlia di otto anni a scuola, andata e ritorno. Il motivo? Il genitore ha iscritto la figlia in quella che definisce una “scuola perfetta”. Ecco perché, come riporta Il Corriere della Sera.

Le caratteristiche della scuola

La scuola si trova in un paesino di circa settecento abitanti. “È una scuola incredibile: classi piccole, i bambini sono molto seguiti, è una scuola senza zaino, vengono proposte tantissime attività laboratoriali, dalla falegnameria alla tecnologia, c’è una squadra di robotica e aderiscono a un progetto Lego – spiegano i genitori – ma soprattutto, nostra figlia torna a casa col sorriso”.

La sveglia suona alle 5.50 per i genitori e alle 6.30 per la piccola: colazione e routine, per poi salire in auto alle 7 ed essere in classe alle 7.50. “Sono fortunato perché posso lavorare in smartworking – aggiunge il padre, 40 anni – salgo a ad accompagnarla a scuola e poi mi sposto nel campeggio, a 5 minuti, dove abbiamo fissa una roulotte da anni, con internet, riscaldamento, attrezzatura: riesco a lavorare tranquillamente da lì. Quando finiscono le lezioni, vado a riprenderla e torniamo a Verona”.

La madre docente se n’è innamorata

Praticamente due ore per gli spostamenti, tra andata e ritorno, non sono bastati per optare per un’altra soluzione. “Mia moglie è insegnante di scuola primaria – continua – quindi conosce diverse scuole a Verona e provincia: l’anno scorso, per un corso di formazione, se n’è innamorata sia dal punto di vista didattico che umano. Lì sono avanti anni luce rispetto all’offerta cittadina. E poi la dirigenza è attiva, i genitori collaborativi, si respira un forte senso di accoglienza ed è più semplice creare la comunità scolastica in un ambiente così”.

L’esigenza di trovare una soluzione scolastica ad hoc deriva dalla chiusura della classe in cui la bambina ha iniziato il suo percorso nella primaria. Dall’anno prossimo, ha affermato il padre, anche gli altri due figli della coppia verranno iscritti nella stessa scuola.

LEGGI ANCHE: Didattica: scuola senza compiti o senza zaini, quando l’innovazione non passa solo e necessariamente dalle tecnologie

Laura Bombaci

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