“Questo mio appello è rivolto Matteo Renzi, al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e a tutte le entità (istituzioni, media, siti web, blogs, …) che operano per e nella scuola: facciamo di tutto affinché sia una/un insegnante italiana/o a vincere l’edizione 2016 del Global Teacher Prize – il Premio “Nobel” per l’Insegnamento, perché lo meritiamo”.
A lanciare l’appello è Daniele Manni, il docente salentino finalista al Global Teacher Prize 2015, il quale, insieme a Daniela Boscolo (l’altra insegnante italiana) e agli altri 48 finalisti del mondo, è oggi Ambasciatore, con il compito di rappresentare la Fondazione e divulgarne gli obiettivi e la mission, a favore e a sostegno della professione docente.
Infatti, come sostiene ancora Manni “alla prima edizione, che si è conclusa il 16 marzo scorso, dall’Italia sono giunte solo 14 segnalazioni di docenti extra-ordinari su un totale di circa 5.000 da tutto il mondo (174 dagli Stati Uniti, 193 dall’India, 98 dalla Nigeria), eppure gli italiani finiti tra i 50 finalisti al mondo sono stati due, quasi il 15% delle segnalazioni (16 i finalisti dagli Usa: 9%, 3 dall’India: 1,6%, nessuno dalla Nigeria: 0%). Il motivo per cui sono giunte così poche segnalazioni dall’Italia, a mio parere, è da attribuire alla scarsa informazione che c’è stata. Sono state infatti pochissime le fonti che hanno pubblicato e diffuso nel 2014 (da marzo a ottobre) la notizia della nascita e dell’esistenza del premio ‘Nobel’ per l’insegnamento. Io stesso non ne ho saputo nulla fino al ricevimento in settembre della mail in cui mi si diceva di essere stato segnalato da uno studente”.
L’appello di Manni si aggiunge alla lettera aperta sottoscritta da 29 ex Capi di Stato e indirizzata a tutti i Governi e tutti i Ministri dell’Istruzione del mondo.
L’edizione 2016 del Premio è sostenuta dall’UNESCO e, con 1 milione di dollari da assegnare al vincitore, è il più importante riconoscimento della categoria.
Il Global Teacher Prize è stato istituito dalla Varkey Foundation al fine di puntare i riflettori sull’importanza del ruolo degli insegnanti nella società.
L’obiettivo principale è quello di ri-valorizzare il lavoro svolto da milioni di insegnanti in tutto il mondo.
“Non ripetiamo lo stesso errore – prosegue Manni – al Governo, al ministero dell’istruzione e a tutti i suoi apparati territoriali (Usr, Usp) chiedo di diramare capillarmente l’informativa circa la seconda edizione del Global Teacher Prize, così da raggiungere ogni scuola, ogni Dirigente e ogni singolo insegnante del Paese. Bisogna comunicare loro dell’esistenza del Premio, dei criteri di valutazione della giuria. Agli organi di stampa, cartacea e on line, tv, radio, ai siti specializzati e ai blogger chiedo di utilizzare l’hashtag #DignitàDocente e di pubblicare diffusamente la notizia dell’avvio dell’edizione 2016 del Premio “Nobel” per l’Insegnamento, avvenuto il 29 maggio scorso e con termine fissato per il 10 ottobre. E’ molto importante raggiungere studenti, ex studenti, amici, parenti e colleghi e invitare loro segnalare gli insegnanti fuoriclasse di loro conoscenza”.
L’ambasciatore di della Varkey Foundation conclude riferendo diverse istruzioni per promuovere l’iniziativa: “tutte le informazioni dettagliate si trovano all’indirizzo www.masterprof.it/globalteacherprize.html, creato, con l’obiettivo di ‘scovare’ e mettere in luce il maggior numero possibile di candidati italiani, insieme agli studenti e in collaborazione con il sito Your Edu Action”.
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