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Facebook: l’ascesa di un fenomeno solo ludico, niente spazio per scuola o lavoro

Una volta c’erano i forum, poi è stata la volta delle chat, divise in ‘stanze’, oggi viviamo l’era dei social network. Che per il 99% dei navigatori, almeno in Italia, si riassumono con una parola: Facebook. Ora scopriamo, attraverso gli ultimi dati Eurispes, che il fenomeno è in fortissima ascesa. Che è diventato il luogo dell’amicizia per definizione. Ma anche che non occorre fidarsi troppo di quel che appare al suo interno, perché l’appartenenza di più profili ad un unico individuo non costituisce più l`eccezione, bensì la regola. In ogni caso, i docenti che sorprendono nei laboratori i loro studenti a comunicare con Facebook dovranno rassegnarsi: l’utilizzo del social network rimane esclusivamente ludico. Solo in rarissimi casi si comunica per motivi di studio o di lavoro. Qualche volta, purtroppo, per dileggiare i prof, con conseguenze che quasi sempre si traducono in un cinque in condotta. A volte con antipatiche cause condotte nei Tribunali.
Partiamo subito da un dato numerico emblematico: sempre secondo l’ultima rilevazione Eurispes, in Italia a frequentare i social network è il 44,2% degli italiani dai 18 anni in su. Un dato che segna una crescita del 13,5% rispetto al 2009 (30,7%). E se nel 2009 il 31,2% degli intervistati dichiarava di non sapere che cosa fosse, nel 2010 la percentuale si è abbassata vertiginosamente, arrivando a toccare appena l’1,1%. Sono soprattutto i più giovani a utilizzare Facebook, il 68% dei 25-34enni e il 66,9% dei 18-24enni. La sua dimensione? Almeno in Italia risulta sempre più globale: ha un profilo su Facebook il 41,7% dei residenti al Sud e il 41,9% nelle Isole, contro il 49,5% degli abitanti del Nord-Ovest. La percentuale più bassa di iscritti si registra invece nel Nord-Est (39,4%).
Anche guardando al 10° Rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzato dallo stesso istituto di statistica assieme al Telefono azzurro, risulta che il 71,1% degli adolescenti possiede un profilo su Facebook e lo utilizza principalmente perché consente di rimanere sempre in contatto con gli amici (28,7%), di ritrovare vecchi contatti (23,6%), di instaurare nuove relazioni (14,9%) o di passare il proprio tempo divertendosi con test e giochi (10,4%). Il fenomeno non rimane, tuttavia, ad esclusivo appannaggio dei giovani: basti pensare che per quanto riguarda gli over 65, se nel 2009 il 65% di essi dichiarava di non sapere che cosa fosse Facebook, quest’anno tale percentuale si è abbassata notevolmente attestandosi al 7,8 % (-57,2%) e, allo stesso tempo, il 31,1% dichiara di essere registrato al portale.
Alessandro Giuliani

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