Un decalogo contro le bufale per permettere agli studenti di difendersi dalle notizie false che circolano in rete.
Condividi solo le notizie che hai verificato, usa gli strumenti di internet per verificare le notizie, chiedi le fonti e le prove, chiedi aiuto a una persona esperta o ad un ente competente, sono alcuni degli otto punti del vademecum presentato oggi al liceo Visconti di Roma dal ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli e dal presidente della Camera, Laura Boldrini.
Al memento sono solo otto i punti perché i due mancanti saranno stilati direttamente dagli studenti attraverso uno strumento di scrittura cooperativa che il Miur metterà a disposizione delle scuole. Il progetto riguarderà oltre 4,2 milioni di studenti delle scuole secondarie di I e II grado.
“É un tassello importante di ciò che abbiamo cominciato a fare all’interno dell’agenda digitale della scuola, all’interno della riforma della legge 107 – ha spiegato la Fedeli – sono competenze necessarie che con il digitale noi dobbiamo dare agli studenti e agli insegnati e quindi anche riconoscere le informazioni corrette dalle fake news è un punto determinate. Ma è importante che tutto il paese si doti di questa consapevolezza, tutti i soggetti interessati devono farsene carico anche perché le fake news e la scarsa informazione minano la democrazia di un paese”.
“Le fake news non sono goliardate ma un pericolo per la nostra società”, la fa eco il presidente della Camera, Laura Boldrini. “La disinformazione inquina il dibattito democratico per questo è necessario l’intervento delle istituzioni. Vorrei che gli studenti sviluppassero un maggiore senso critico è una cultura della verifica. Devono diventare cacciatori di bufale, dei detective del web”.
Fra i partner del progetto ci sono la Rai, la federazione italiana degli editori, Confindustria, Facebook e Google. Inoltre in collaborazione con la Camera dei Deputati è stata inviata alle scuole la Dichiarazione dei diritti in internet.
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