Per questa ragione il politico alcamese è stato condannato a 8 mesi e 20 giorni con pena sospesa. L’autore di questo spiacevole episodio amministrativo aveva allegato all’autocertificazione presentata all’ufficio scolastico provinciale competente per territorio, un documento che attestava un’invalidità diversa da quella riconosciuta dall’autorità sanitaria. In altre parole il “trucco” delle carte consisteva nell’aver portato la propria invalidità dal 34 per cento al 70 per cento. Questa alterazione del grado di invalidità ( raddoppio della percentuale di invalidità ) ha permesso di ottenere quel punto in più per risalire la lunga graduatoria e vincere conseguentemente l’incarico pubblico.
A sospettare le irregolarità e a denunciarle è stata un’altra docente inserita nella stessa graduatoria. In particolare è stata quella docente alla quale il dichiarato falsificatore ha “soffiato” il posto con l’inganno Il pm ha chiesto la condanna, e il gup ha deciso che il politico quaranticinquenne di Alcamo dovrà risarcire la parte civile, ovvero la docente “scavalcata”. Il politico alcamese comunque si difende e preannuncia ricorso.
Da notare che sono molti gli insegnanti che nel web fanno domande sulla probabilità di ottenere un incarico scolastico, associando al proprio punteggio di servizio il loro reale grado percentuale di invalidità.
