Credo sia importante chiarire che i docenti NON godono di 3 mesi di ferie, ma solo i docenti a tempo indeterminato hanno diritto a 30/32 giorni (a seconda dell’anzianità di servizio) come tutti i lavoratori + 4 giorni di festività soppresse, come da CCNL (potete consultare art.13 del CCNL 2006-2009, riportato esattamente uguale nel CCNL 2016/2018).
Tali giorni, a norma dell’art. 13, c. 9, del CCNL vanno chiesti nei soli mesi di luglio e di agosto (tranne per i 6 giorni da fruire nel corso dell’anno scolastico, in casi eccezionali, da motivare e senza oneri per la scuola).
I precari (circa 200.000 l’anno in Italia) non godono di ferie perché vengono licenziati al termine delle lezioni alcuni, ed a fine giugno altri.
Credo sia anche utile chiarire quali siano gli adempimenti al termine delle attività didattiche: correzioni verifiche, valutazioni e giudizi, compilazione registro elettronico, verbali, rendicontazioni progetti, incontri collegiali (interclasse, collegi d’ordine, collegio di settore) per confrontarci su quanto è stato fatto, ma anche per progettare il prossimo anno:
preparazioni esami terza media e maturità
esami di stato scritti ed orali, correzioni e atti burocratici connessi
sistemazione delle aule e della scuola
corsi di formazione e/o auto formazione
progettazione d’istituto, di plesso e di classe
Alcune importanti annotazioni:
Tutto il lavoro viene svolto in aule e/o locali scolastici roventi e privi di aria condizionata, ma spesso continua nelle nostre abitazioni private ed anche nel weekend.
Il lavoro svolto da settembre a giugno non potrebbe esser svolto senza la progettualità, il confronto e la formazione di cui sopra.
Spero di esser stata utile nel fornire informazioni chiare ed esaustive che aiutino a comprendere maggiormente il lavoro degli insegnanti italiani, i quali, alla stregua dei colleghi europei, garantiscono più di 200 giorni scolastici, seppur a condizioni economiche assai più svantaggiose.
Ilenia Badalamenti
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