“Si tratta di tagli fasulli, di un’inaccettabile presa in giro di tutti quegli italiani che sperano ancora nell’onestà della politica e dell’indotto dei palazzi del potere. Come al solito, si sono mantenuti i privilegi e gattopardescamente si cambia tutto per non cambiare niente”.
A riportare le parole di Vecchio, Il Fatto quotidiano, e che noi riprendiamo per riflettere coi nostri lettori sul lavoro che è invece malpagato ai docenti i quali, qualificati e vincitori di concorsi, non possono permettersi nemmeno un secondo di distrazione in classe e in modo particolare dove 30 alunni richiedono continuamente attenzione e spiegazioni, responsabilità e impegno.
E infatti, per quanto riguarda il “lavoro” di parlamentare, vecchio dice: “Non mi sono mai sentito più inutile”.
Mentre sui tagli agli stipendi annunciati da Montecitorio, Vecchio sbotta: “E’ intollerabile che il tetto dello stipendio verrà considerato al netto dei contributi previdenziali e delle varie inspiegabili indennità di funzione e con l’introduzione di un incentivo di produttività per i dipendenti che lo abbiano superato. Il che significa che molti dipendenti Camera senza alcuna preparazione specifica continueranno a superare abbondantemente il famoso tetto dei 240mila euro annui. Vale a dire che un commesso con qualche decina d’anni di servizio, guadagnerà ancora più del presidente del Consiglio dei ministri, più di un astronauta, di un primario di chirurgia oncologica o di un ingegnere. Insomma, se possibile sarà ancora peggio di prima, perché al danno si è unita la beffa”.
E aggiunge: “è una vergogna per precari, disoccupati, sottoccupati, cittadini che stentano ad arrivare alla fine del mese e che si vedono raggirati dai dipendenti della Camera e da chi ha votato questi presunti tagli ai loro stipendi”.
Per Vecchio “sono centinaia i protetti dalla politica, ridicolmente vestiti in livrea come dei camerieri, grottescamente remissivi e servizievoli con i cosiddetti onorevoli, che per questa loro mansuetudine bovina percepiscono buste paga da sogno senza avere alcuna competenza che le giustifichi. Anzi, i dipendenti Camera sono assolutamente improduttivi. Tuttavia, non sapremo mai quanto sono inutili e impreparati, perché la valutazione sulla propria professionalità per ottenere gli scatti dello stipendio, la fanno internamente. Insomma, è evidente che alla Camera dei deputati, trasparenza e obiettività sono due principi cardine”.
Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, il deputato di Scelta Civica si mostra “disinformato sulla competenza dei dipendenti” e “si permette espressioni offensive con le quali” “non esita a gettare fango su chi lavora per le istituzioni”. Il Parlamento, ha fatto sapere Boldrini in una nota, è impegnato “in una delicata azione di riordino delle retribuzioni dei dipendenti”, che “incide in modo profondo sugli stipendi”. E nonostante ci sia chi la pensa legittimamente in modo diverso, “nessuna differenza di opinione può legittimare le parole che di Andrea Vecchio”.
Boldrini sottolinea la delicatezza di un’azione “che in tanti giudichiamo indispensabile, anche per mettere il Parlamento in maggiore sintonia con la fase difficile che il Paese sta attraversando. E’ una manovra che incide in modo assai profondo sugli stipendi dei dipendenti, ma certissima di rappresentare il sentire dell’intera Assemblea di Montecitorio, riaffermo la massima stima per tutte le donne e gli uomini che mettono al servizio della Camera la loro professionalità e la loro dedizione”.
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