Quella di ‘Famiglia cristiana’ è solo l’ultima di una lunga serie di tante critiche fatte all’indomani dell’approvazione della mozione leghista: la notizia è diventata anche di dominio internazionale, al punto che il Commissario europeo agli Affari sociali e le Pari Opportunità Vladimir Spidla, ha affermato che “creare una separazione drastica non penso sia una buona soluzione”. Per essere operativa la mozione dovrà ora avere un seguito attraverso i decreti attuativi realizzati dal Ministro Gelmini.
Una possibilità che rimane molto concreta. Il Governo appare infatti fortemente intenzionato a sostenere il modello delle classi ‘d’inserimento’: nella lista dei suoi difensori figura anche il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che il 21 ottobre ha negato che si tratti “di una mozione razzista, se si parla, come è nel testo, di classi ponte per brevi e transitori periodi per garantire l’apprendimento dei rudimenti della lingua italiana. Ci fosse stato scritto – aggiunge Fini – classi differenti o differenziate, allora il Parlamento avrebbe approvato una mozione xenofoba”.
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