Categorie: Attualità

Famiglia, educazione e scuola: priorità in attesa di risposte concrete

L’Assemblea dei Vescovi italiani, inaugurata ieri da Papa Francesco, richiama l’attenzione di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni sui “luoghi” che richiedono una attenzione prioritaria e che sono, secondo quanto indicato dal Santo Padre e ripreso dal card. Bagnasco, l’immigrazione, il lavoro e la famiglia.

“Come genitori – afferma il Presidente dell’AGeSC, Roberto Gontero – ringraziamo il Papa per aver  messo fra i luoghi che richiedono più attenzione “innanzitutto la famiglia”, “oggi fortemente penalizzata da una cultura che privilegia i diritti individuali e trasmette una logica del provvisorio”, e per il forte richiamo a “sostenere i genitori nel difficile ed entusiasmante cammino educativo”. Come sempre le parole del Santo Padre indicano l’essenziale e la famiglia è il primo punto indicato proprio perché nodo cruciale per “restituire dignità, speranza e fecondità alla vita” di ogni persona e di tutta la società”

“Oggi il card. Bagnasco nella sua prolusione all’Assemblea della CEI – continua Gontero – ha fatto proprie le indicazioni di Papa Francesco ribadendo come la famiglia “rimane l’impresa più importante del Paese. Essa genera quel “capitale umano” senza il quale non solo non vi è possibilità di benessere, ma – prima ancora – di società e di futuro”. Per questo, facendosi portavoce di quanto chiedono tutte le famiglie italiane, ha sottolineato la necessità di “avviare” finalmente politiche familiari in Italia”.

“Fra queste politiche – conclude il Presidente dell’AGeSC – non potrà mancare una risposta alla domanda di libera scelta educativa della scuola da parte delle famiglie attraverso una piena attuazione della parità: è una esigenza essenziale per “sostenere i genitori nel cammino educativo”, come richiesto dal Papa e ribadito dal card. Bagnasco secondo cui “la presenza diffusa nel Paese della scuola cattolica – se giustamente riconosciuta e sostenuta” – garantisce il prioritario bisogno di educazione delle nuove generazioni che ha oggi l’Italia”.

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