“Non cadete nella rete!”: l’appello arriva dall’Unicobas che in un ampio documento analizza il tema delle reti di scuole che sta diventando ormai di attualità, anche perchè entro la fine del mese le istituzioni scolastiche dovranno deliberare sulla materia, come viene ribadito anche nel recente Piano nazionale per la formazione.
Secondo l’Unicobas le reti di scuole si tradurranno di fatto in un aggravio di lavoro per il personale amministrativo: “Nella nota Miur del 7 giugno scorso – si legge nel documento sindacale – si evidenzia che potranno essere messi in rete gli adempimenti come le cessazioni dal servizio, le pratiche in materia di contributi e pensioni, progressioni e ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto del personale della scuola, nonche’ gli ulteriori atti non strtettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica, in base a specifici accordi”.
Sulla questione interviene anche Alessandra Fantauzzi, dell’esecutivo nazionale Unicobas, che così ironizza: “Soltanto le ‘trote’ non capirebbero che dietro questa ‘razionalizzazione’ c’è in realtà il progetto di accorpare le segreterie e il personale Ata: laddove ho cinque segreterie, cinque Dsga, ne faccio una e magari, grazie all’emendamento Puglisi ed a qualche ‘Pon’, esternalizzo parte del lavoro e del personale”.
“Gli altri pesci deputati alla ‘mattanza’ – si legge sempre nel documento – sono i docenti, i quali potranno essere utilizzati a seconda della progettualità e delle progettazioni delle reti di scopo, i cui confini territoriali sono indefiniti, ben oltre l’ ambito territoriale, persino su altri profili, tanto gli accordi sulla ‘formazione’ avranno proceduto ad istituzionalizzarne e sancirne il definitivo demansionamento”
In realtà, ricorda sempre l’Unicobas, all’indomani della nota ministeriale del 7 giugno i sindacati confederali e lo Snals avevano chiesto “rassicurazioni” al Ministro; il 21 giugno i sindacati ebbero un incontro presso il Ministero e subito dopo diramarono un comunicato in cui esprimevano soddisfazione per l’esito della riunione.
“A tutt’oggi – conclude il sindacato di base di Stefano d’Errico – a noi non risulta che i funzionari di viale Trastevere abbiano dato seguito alle rassicurazioni promesse ai Confederali. Non risulta anche perché i dirigenti scolastici sembrano affrettarsi all’ unisono, affinché collegi dei docenti e consigli d’istituto approvino la costituzione di reti di ambito e di scopo”
Risulta anzi, aggiunge l’Unicobas, che gli stessi sindacati “dalle rispettive bacheche digitali, dispensano consigli che raccomandano la costituzione delle reti”.
Conclude Alessandra Fantauzzi: “Non fate approvare in seno ai collegi dei docenti e ai consigli d’istituto le reti di ambito, è la stessa circolare ad affermare che gli accordi istitutivi delle reti di ambito devono essere approvate dai consigli d’ Istituto di ciascuna istituzione scolastica! Non seguite la corrente, non cadete nelle reti!”.
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