Non tarda ad arrivare le replica del sottosegretario Davide Faraone alle proteste dei precari per le modalità del piano assunzioni, culminate con 1.500 e-mail che chiedono le sue dimissioni.
“Stiamo effettuando la più grande assunzione di tutti i tempi eppure non si sente che parlare di deportazione, esodo biblico, emigrazione di massa”, scrive Faraone il 25 agosto sul proprio profilo Facebook. Per poi ricordare che “con una disoccupazione giovanile al 44,2% vogliamo ancora gridare contro chi cerca di fare ripartire il paese investendo, garantendo posti di lavoro a tempo indeterminato nello Stato, offrendo stabilità economica e professionale (oltre che continuità e qualità della didattica)?”. E che la mobilità all’interno di un Paese “è sempre esistita ed è sempre stata salutare”.
“Un giovane su due al Sud è disoccupato – continua il sottosegretario -, mentre il tasso generale è del 12,7%. Giovani laureati e preparati, che il lavoro l’hanno perso o non sono mai riusciti a trovarlo. Di questi, tre su quattro si dicono pronti a partire. In cinque anni 700 mila persone sotto i 35 anni hanno lasciato, per esempio, la Sicilia. Direzione soprattutto l’estero. Un vero e proprio esodo drammatico, che non mi pare – osserva Faraone – abbia provocato indignazione sociale”.
Per Faraone risultano “poco comprensibile quindi il susseguirsi di lamentele e di toni da allarme sociale. Sono già entrati in ruolo circa 30 mila docenti sul turn over e sui posti che finora erano occupati da supplenti annuali. Assumeremo tra settembre e novembre e poi, con il concorso che sarà bandito il primo dicembre, altre 130 mila persone, dando un’opportunità anche agli abilitati in II fascia d’istituto. Che tradotto vuol dire stabilità, mutuo, garanzie previdenziali per 160 mila persone che avranno un impiego nella Pubblica Amministrazione, firmando un contratto con lo Stato per fare il mestiere che hanno sempre sognato”.
“E se le assunzioni sono su tutto il territorio nazionale – aggiunge Faraone – non è per un capriccio di Renzi, del Ministro Giannini o del sottosegretario Faraone. Al Sud ci sono troppi docenti e meno alunni (e continuano a diminuire) mentre al Nord mancano i docenti e gli alunni aumentano. Cosa avremmo dovuto fare? Spostare gli alunni e le loro famiglie dal Nord al Sud?”.
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“Siamo consapevoli del fatto che – assicura Faraone – per chi ha avuto un incarico di supplenza per anni nel paese dove abita, possa essere difficile allontanarsi dalla famiglia. Non è semplice fare i bagagli e spostarsi altrove, magari a 45 anni, lasciando i figli a casa. Proprio per questo non abbiamo smesso di lavorare durante tutta l’estate per trovare soluzioni tecniche che evitassero il più possibile i trasferimenti. Abbiamo mandato una circolare che anticipa l’assegnazione delle supplenze al prossimo 8 settembre. In questo modo ogni scuola avrà gli insegnanti di cui ha bisogno già da inizio anno, a differenza del passato”.
E ancora: “se a te docente viene assegnata una supplenza a Palermo, anche se ricevi un’assunzione per Milano, per il prossimo anno scolastico potrai rimanere dove hai ottenuto la supplenza. Nella stessa direzione va la decisione di salvaguardare le preferenze degli insegnanti durante la fase C. E la legge 107/2015 – ‘La Buona Scuola’ – prevede per il prossimo anno una mobilità straordinaria che consentirà a tanti che sono fuori dalla propria regione di rientrare, anche a coloro che hanno accettato da anni di lavorare lontano pur di avere un posto a tempo indeterminato”, conclude il sottosegretario. Che quindi conferma, come da noi preventivato, che il Governo non ha alcuna intenzione di rivedere il piano di assunzioni.
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