L’incremento di oltre 5mila unità di personale Ata, programmato dal Miur con l’organico di fatto, è un segnale importante sull’impegno dell’amministrazione nel migliorare l’organizzazione scolastica.
A dirlo, riferendosi esplicitamente alla nota 22173 del 27 luglio 2015,è stato, il 29 luglio, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. “Ogni istituto avrà i collaboratori scolastici e gli amministrativi di cui ha bisogno – ha dichiarato il rappresentante di Governo -. La Direzione Generale per il Personale del Miur ha inviato una circolare ai direttori degli Uffici scolastici regionali perché individuino i casi in cui la carenza di personale Ata a disposizione delle scuole può causare disservizi. Abbiamo mantenuto gli impegni presi nell’incontro con le sigle sindacali: il funzionamento delle scuole viene prima di tutto”.
“Oltre al personale assegnato di diritto agli istituti – continua Faraone – gli Usr potranno assicurare alle scuole collaboratori scolastici e assistenti amministrativi sull’organico di fatto in numero anche superiore ai circa 5.000 dello scorso anno, recuperando quanto ridotto in organico di diritto. Potremo così garantire servizi efficienti all’interno delle segreterie scolastiche”.
“Anche in questo modo – commenta il sottosegretario – si realizza l’autonomia, architrave della legge 107/2015: una scuola “buona”, aperta al territorio e con un’offerta formativa ricca, in linea con le esigenze degli studenti e, grazie a questo ulteriore sforzo del governo con il fondamentale ausilio dei servizi amministrativi”.
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Ricordiamo, parlando di numeri che compongono la scuola italiana, che gli istituti scolastici sono oggi in Italia circa 8.500. Considerando tutti i plessi – sedi distaccate, coordinate, succursali, ecc. – si supera quota 40mila. Ora, incrementare di 5mila unità l’organico, francamente non pensiamo che possa cambiare molto le cose.
Anzi, per completezza non andrebbe dimenticato che la Legge di Stabilità ha sottratto oltre 2mila Ata. Quindi il computo in attivo, rispetto all’organico di diritto, è pari a 3mila amministrativi, tecnici e ausiliari in più, sempre rispetto all’organico inizialmente programmato. Praticamente, uno da annettere ogni tre sedi autonome. O, se si considera che molti saranno collaboratori scolastici addetti alla sorveglianza, ne avremo uno in più ogni 13-14 plessi.
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