Categorie: Politica scolastica

Faraone: dobbiamo far conoscere internet a docenti e studenti

“Una formazione open rivolta a vari profili: dai docenti della scuola, ai ricercatori fino ai professionisti delle imprese”.

L’iniziativa è stata presentata a Palermo, il 14 ottobre: si chiama “Conoscere Internet” e consiste in una campagna di comunicazione con l’obiettivo di promuovere la formazione sulle competenze digitali.

C’era il sottosegretario del Miur, Davide Faraone, ad inaugurare il percorso formativo che da oggi sarà disponibile gratuitamente online per chiunque voglia saperne di più su come funziona Internet e quali siano le potenzialità della rete.

La presentazione si è svolta presso l’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Maria Luisa Altomonte e del Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. L’iniziativa, ideata da Garr e Assoprovider, “punta a colmare un gap oggi esistente sulla consapevolezza di cosa ci sia dietro gli strumenti che usiamo tutti i giorni.

L’iniziativa prende le mosse dal percorso di alfabetizzazione digitale realizzato da Garr e finanziato dal Miur con fondi del Piano di Azione e Coesione. Questo percorso, inizialmente rivolto alle regioni del Sud, è ora esteso a tutto il Paese.

“Grazie al Piano nazionale scuola digitale, previsto dalla Buona Scuola, abbiamo stanziato un miliardo di euro e, per esempio, con queste risorse circa l’80% delle scuole siciliane avrà una connessione lan o wlan”, ha spiegato Faraone.

Per poi aggiungere: vogliamo “favorire la diffusione della conoscenza di internet e delle nuove tecnologie significa anche migliorare la qualità della vita e l’accesso ai servizi per i cittadini” ha detto Faraone.

“Il Miur ha investito ingenti risorse per l’infrastrutturazione digitale del Meridione e grazie a Garr-X Progress 133 scuole sono state connesse in fibra ottica. Ma l’investimento che stiamo facendo per innovare radicalmente le scuole italiane è straordinario”, ha concluso Faraone.

Ricordiamo che lo sforzo del Governo appare quanto mai necessario: moltissime scuole, infatti, detengono dei collegamenti internet non certo all’avanguardia.

 

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Alessandro Giuliani

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