Ai microfoni di Radio 24, nel giorno dell’inizio del nuovo anno scolastico, ha parlato il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. Tanti gli argomenti trattati nel corso dell’intervento dell’esponente politico del Partito Democratico: “Abbiamo fatto un’operazione che ha coinvolto migliaia di docenti. A regime ci saranno 180mila immissioni in ruolo. Stiamo rispettando i tempi della nostra tabella di marcia. Ci sono, però, dei fattori imponderabili (come ad esempio i vincitori). Il primo anno sarà dalle Gae, il secondo dal Concorso, il terzo anno andremo a regime”.
Quante sono le cattedre scoperte? Al Nord potrebbero essere quasi il 40%,
Le cifre ufficiali le avremo tra qualche giorno. Saranno numeri più piccoli rispetto a quello paventato. L’anno scolastico inizierà regolarmente.
Assunzioni dei presidi?
Nel 2017 ci sarà il nuovo concorso per assumere nuovi dirigenti scolastici e contiamo di assumerli in tempo per l’anno scolastico 2017-18. Abbiamo già le risorse e c’è già il decreto da parte del Miur. Copriremo così quei posti in cui, al momento, ci sono dirigenti a capo di più scuole. C’è una novità: trasferiremo i presidi non solo con le vecchie modalità, ma anche con dei tirocini che faranno direttamente a scuola. Non ci saranno presidi catapultati in nuove realtà, ma avranno un rodaggio in modo da arrivare preparati.
Sull’algoritmo Nord-Sud per le cattedre scoperte? Ci saranno impugnative?
No, qualche errore ci può stare su migliaia di assunzioni. Faremo delle conciliazioni e dove non ci sarà questa possibilità i docenti faranno ricorsi. Sono numeri fisiologici.
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