“La mobilità deve essere considerata un fatto normale: lo dico per la scuola, ma in generale per il lavoro”: a dirlo, al Messaggero, è il sottosegretario Davide Faraone parlando delle assunzionii.
“Noto più l’entusiasmo di quanti saranno assunti rispetto alle polemiche di chi non vuole allontanarsi da casa. Certo, qualche disagio c’è o ci sarà. Stiamo cercando di alleviarli il più possibile”, sottolinea il rappresentante del Governo.
Faraone ricorda come la legge approvata, la L. 107/15, “già prevede misure per ridurre le difficoltà. Basti pensare all’attuazione graduale. Nella prima fase, ai docenti è consentito di scegliere se mantenere per un anno la supplenza o diventare subito di ruolo in altra sede. È una decisione che è stata presa proprio per dare il tempo di organizzarsi”, sostiene il sottosegretario.
Poi Faraone conferma che dal Governo, come dal Miur, non ci sanno passi indietro: “La circolare esplicita quello che era già nella legge”.
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E ancora: “abbiamo considerato la protesta dei sindacati e ascoltato le proposte, recependo quelle utili. Personalmente, ho sempre giudicato incomprensibile la protesta dei sindacati contro la riforma. Sono convinto che molti docenti vogliano prendersi un anno in più solo per organizzarsi al meglio”.
“Convocato il primo consiglio di istituto, le scuole si accorgeranno di avere più risorse e le polemiche rimarranno per pochi estremisti. Intanto, abbiamo avviato tavoli istituzionali che saranno convocati da settembre proprio per deleghe e attuazione. I luoghi di discussione sono ancora aperti”, conclude il sottosegretario.
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