I tempi per portare al traguardo il ddl “ci sono”, quindi non procederemo a nessuno spacchettamento del ddl per le 100mila assunzioni: ne è convinto Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, che martedì 7 aprile ha voluto partecipare alla ripresa delle audizioni congiunte delle commissioni Cultura, a Montecitorio, di associazioni e sindacati sul ddl di riforma della Buona Scuola.
Faraone, ha detto a margine dei numerosi interventi, tenuti immediatamente dopo la pausa pasquale, che non è necessaria, né praticabile la via di spacchettare il ddl La Buona scuola facendo confluire in un decreto legge il pacchetto di immissioni in ruolo: “le assunzioni devono essere collegate all’idea di scuola che abbiamo proposto”. Come dire: procedere al solto turn over, non avrebbe senso.
“Sta continuando con queste audizioni l’operazione di ascolto, si stanno sentendo le varie anime del mondo della scuola e c’è un calendario di lavori che ci consente – ha spiegato Faraone – di restare nei tempi prestabiliti”, ha sottolineato il sottosegretario. Che ha confermato la volontà del Governo di tagliare dunque il traguardo al provvedimento nella seconda metà di maggio.
La presenza di Faraone a Montecitorio, è sembrato anche un chiaro segnale, negativo, da parte del Governo alla richiesta, da parte di tantissimi “addetti ai lavori”, di stralciare il capitolo assunzioni. Le richieste di associazioni di docenti “audite” si sono anche soffermate su diverse altre “specifiche esigenze, dai Quota 96 che hanno reclamato una soluzione per la loro vertenza in questo ddl (nel quale, invece, non è contemplata) all’Anief che ha già annunciato 90 proposte emendative”, ha sottolineato l’Ansa.
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Sempre l’Anief ha tenuto a dire, nel corso dell’intervento del suo presidente Marcello Pacifico, che i tempi di attuazione del piano assunzionale sono davvero limitati: ammesso che “il Parlamento riesca a convertire questo disegno di legge in decreto legge, quindi entro 60 giorni, arriveremmo comunque al 31 maggio, quindi alla scadenza per la richiesta degli organici da parte dei dirigenti scolastici. I quali dovranno convocare, ormai a giugno, il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, per inviare tutto all’Ufficio scolastico regionale. Che a sua volta invierà la richiesta al Miur. Il quale, solo a luglio o ad agosto potrà fare un decreto, autorizzando degli organici che saranno sottodimensionati rispetto alle richieste delle scuole perché legati al vincolo di bilancio del Ministero dell’Economia”.
Per sapere chi avrà ragione, se le assunzioni si potranno effettuare senza il ricorso al decreto legge o se siamo già fuori tempo massimo prima ancora che parti l’iter di approvazione in Parlamento, dovremo comunque attendere non molto: maggio è dietro l’angolo.
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