Sono tanti a sostenere che i privati che si avvicinano alla scuola hanno solo un interesse: allargare il proprio bacino di affari. Non la pensa evidentemente così il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che il 12 febbraio dal suo blog “Cambiamenti”, anticipando alcune delle novità in arrivo con i decreti sulla scuola, non nasconde il suo compiacimento relativo al fatto che i privati sono interessati a sponsorizzare la riforma della “Buona Scuola”: secondo il sottosegretario vicino al premier Renzi “è diventata un brand in grado di attrarre su di sé l’attenzione dei privati: sono state tantissime le imprese, da Samsung a Microsoft, che spontaneamente hanno contattato il Miur per ‘sponsorizzare’ la scuola e le sue buone pratiche”.
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Faraone non si dispiace affatto, anzi: “di questo sono molto contento: vuol dire – scrive ancora Faraone – che è chiaro a tutti che è sul futuro del nostro Paese che dobbiamo investire e che siamo chiamati tutti quanti a farlo perché la scuola è società e ne siamo tutti responsabili”. Non è chiaro, però, se il Governo accetterà di far entrare i privati nella riforma: polemiche a parte, sarebbe davvero un accordo senza precedenti. E farebbe ancora più scalpore, visto che ad attuarlo sarebbe un Governo di sinistra.
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