Fare il ricercatore di professione? In Italia è molto più difficile

Per un giovane studente italiano riuscire a diventare ricercatore rappresenta un obiettivo sicuramente più difficile rispetto ad un cittadino coetaneo residente nella maggior parte degli altri Paesi avanzati: il dato proviene dal Cnr, dopo che nella ‘Giornata Internazionale del Migrante’, il 18 dicembre, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha denunciato che“a lasciare il nostro Paese non solo per determinati periodi, ma definitivamente, sono spesso brillanti laureati e ricercatori, tecnici, imprenditori, personale altamente qualificato“.
Il Ceris-Cnr, che sul tema ha pubblicato di recente l‘ampia documentazione “Scienza e tecnologia in cifre 2010”, ha spiegato che i lavoratori che nella Penisola operano nell’ambito della ricerca è inferiore alla media dell’Ue e in deciso ritardo se si guarda ai Paesi del Nord Europa, al Giappone e buona parte dell’Ue più avanzata.
In base a quanto riportato dall’istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche, nel 2007 il personale di ricerca impegnato in Italia, in rapporto a mille unità di forza lavoro, si ferma a quota 8,43: nell’Ue a 27, invece, la media è di 9,97. Il record di presenza di ricercatori, sempre ogni mille lavoratori, è della Finlandia (20,87), seguita dalla Danimarca (16,21) e dalla Svezia (15,88). Ben sopra la media sono anche il Giappone (14,06) la Danimarca (13,60) e la Francia (13,10). Sopra quota 12 si collocano anche Austria, Belgio, Germania, Russia e Svizzera. Il Paese con meno ricercatori? Di gran lunga la Cina, dove operano appena 2,23 ogni mille lavoratori. A sorpresa, ma non troppo, però la Cina è anche il Paese dove si producono più pubblicazioni scientifiche (il 7,49% di tutto il mondo), segnale evidente che i ricercatori del nel ‘sol levante’ viaggiano su ritmi produttivi di gran lunga maggiori. Per quanto riguarda sempre le pubblicazioni, l’Italia si colloca a metà classifica: il 3,50%, prima della Spagna, ma dopo Canada, Francia, Germania Regno Unito e Giappone.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galilei fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024

Certificati medici per giustificare l’assenza dal lavoro, non devono contenere dati sulla salute: provvedimento del Garante privacy

Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…

23/12/2024