Fare outing può costare il posto di lavoro. Anche a scuola
Fare outing, rivelando i propri orientamenti sessuali diversi da quelli della maggioranza delle persone, può essere davvero sconveniente. Nella vita come sul lavoro. Ne sa qualcosa un’insegnante 35enne di una scuola materna cattolica di Ulm, in Germania, che nei giorni scorsi si è vista rifiutare il rinnovo del contratto a seguito della sua decisione di rivelare alla direzione dell’istituto scolastico di essere lesbica.
La donna, Tanja Junginger, era stata assunta lo scorso anno con un contratto fino al 31 agosto 2012. Poiché non voleva nascondere nulla ai suoi colleghi, l’insegnante ha reso noto alla direttrice dell’asilo i suoi orientamenti sessuali.
Sicuramente, alla base della decisione della direzione dell’istituto della scuola tedesca di non rinnovare il contratto alla maestra c’è stata la dura presa di posizione del parroco della diocesi. Il quale, sollecitato dalla stessa direzione scolastica, ha chiesto esplicitamente l’allontanamento dell’insegnante, perché il suo comportamento ‘contronatura’ “è contrario ai principi della Chiesa”.
“E’ stata una situazione davvero scoraggiante”, ha commentato Junginger, citata dalla Welt. Dato che si tratta di un contratto arrivato a scadenza l’insegnante non può contestare la decisione della scuola.
In un caso simile, quello di un’insegnante omosessuale in maternità, il tribunale di Augusta aveva stabilito che la donna non potesse essere allontanata durante il periodo di maternità obbligatoria, ma potesse esserlo subito dopo.