D’ora in avanti le fasce di reperibilità durante le assenze per malattia saranno definite non più per legge, ma con decreto del Ministro della Funzione Pubblica.
Lo stabilisce l’articolo 69 del recentissimo decreto legislativo n. 150 (il cosiddetto “decreto Brunetta”) che prevede l’introduzione di un nuovo articolo nel TU n. 165/01.
L’articolo (il 55-septies) regola la questione dei controlli sulle assenze, confermando norme già contenute nella legge 133/08 e poi modificate con la legge n. 102/09.
Con la legge 133 i dipendenti avevano l’obbligo di essere reperibili tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20, mentre la legge 102 aveva ridotto la reperibilità a 4 ore (10-12 e 17-19).
Adesso la nuova legge stabilisce che le fasce saranno definite con decreto ministeriale.
Ma l’articolo 55 septies introduce anche nuove modalità per il rilascio della certificazione di malattia: i medici di famiglia avranno l’obbligo, d’ora in avanti, di trasmettere il certificato per via telematica all’Inps che, a sua volta, la farà pervenire, sempre per via telematica, alle amministrazioni interessate.
Pesantissime le sanzioni per i medici che commettono una infrazione a questa regola: “L’inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica della certificazione medica costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta l’applicazione della sanzione del licenziamento ovvero, per i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie locali, della decadenza dalla convenzione, in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi”.
Sanzioni sono previste per i dirigenti pubblici (e quindi anche i dirigenti scolastici) che cureranno l’osservanza delle nuove norme in materia di controlli sulle assenze.
Con queste nuove e più restrittive regole il ministro Renato Brunetta pensa di poter ridurre in modo significative le assenze nel pubblico impiego che, negli ultimi mesi, avrebbero subito una imprevista impennata.
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