Attualità

Fase 2, Conte: “Ora inizia la fase di convivenza con il virus. Scuole chiuse fino a settembre” [VIDEO]

Conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alla fase 2 che scatterà da lunedì 4 maggio:

“Avete manifestato tutti, da nord a sud, forza e coraggio. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus: dobbiamo essere consapevoli che la curva del contagio potrà risalire. Questo rischio c’è e dobbiamo assumercelo. Nella Fase 2 la curva del contagio potrà risalire in alcune aree, è un rischio da considerare, sarà importante il rispetto delle distanze di sicurezza. Dobbiamo rimboccarci le maniche e il governo vi assicuro che farà la sua parte. Deve essere l’occasione per cambiare nel paese tutte quelle cose che non vanno da tempo. Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro per la ripresa, per cambiare tutto ciò che non va”.

FASE 2
 
Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio. Con questi protocolli e prescrizioni ci avviamo ad allentare il lockdown.
Dal 4 maggio al 18 maggio
 
Ci sarà una conferma generalizzata delle restrizioni. Saranno consentiti solo all’interno della Regione per motivi di lavoro, salute e e aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti. Regola più stringente per chi presenta sintomatologia e febbre.
 
Devono rimanere presso il loro domicilio e avvertire il medico curante. Obbligo (non più raccomandazione) di restare a casa per chi temperatura di almeno 37,5.
 
Resta il divieto di spostamento tra Regioni. Consentito l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici ma con il rigoroso rispetto delle distanze.
 
I sindaci potranno disporre la chiusura delle aree dove non ci sarà il rispetto dei controlli.
 
Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti. Saranno consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse.
 
In materia di cerimonie funebri dal 4 maggio sarà possibile con un massimo di 15 persone all’aperto e rispettando tutte le misure.
 
Sarà consentito a bar e ristoranti di vendere cibo da asporto, che però dovrà essere consumato a casa o in ufficio e non davanti al locale.
Dal 18 maggio
 
Riaprire il commercio al dettaglio per costruzioni e manifattura. Apriremo biblioteche e musei.
 
Dal 1° giugno
 
Riapertura per bar, parrucchieri, centri estetici, barbieri.
Attraverso i dati di tutte le Regioni, potremo elaborare tutte le situazioni critiche. Sulla base dei parametri e del lavoro del comitato tecnico scientifico, potremo intervenire in caso di situazioni critiche. Non possiamo permetterci una situazione che ci sfugga di mano. Con questo sistema ci assumiamo il rischio della riapertura.

“Come Governo dovremo vigilare ed essere pronti a intervenire qualora la situazione dovesse diventare critica. Come tenerla sotto controllo? Stiamo tutti affrontando una prova molto dura: nei prossimi mesi ci aspetta una sfida complessa. E mi rendo conto che gli italiani vorrebbero un allentamento nelle misure dopo settimane difficili. Insieme alla squadra dei Ministri non ci tireremo indietro: continueremo a batterci in Europa e in Italia per cambiare ciò che non va. Il piano che illustro partirà dal 4 maggio e deve essere maturato da tutti”.

MASCHERINE – “Nella convivenza con il virus dovremo adottare tutte le precauzioni e i dispositivi di protezione individuali: abbiamo sollecitato il commissario Arcuri per calmierare il prezzo delle mascherine. Ci sarà un prezzo equo per remunerare le imprese. In più c’è il forte impegno del Governo per eliminare l’Iva. Il prezzo dovrebbe essere intorno a 0,50 euro per le mascherine”.

EUROPA – “In Europa è stato affermato un principio importante: la reazione all’emergenza deve essere comune. I Paesi più colpiti potranno percorrere una strada più rapida nella ripresa nel segno della solidarietà. Se l’Italia non avesse posto queste condizioni, con forza, non avremmo mai ottenuto questo risultato storico. Un punto a nostro favore, dobbiamo esserne tutti orgogliosi. Il sistema Italia ha sollecitato e ottenuto questa risposta. Abbiamo conseguito un importante passo avanti, ora dobbiamo arrivare al traguardo ovvero tradurre questo principio politico. In termini di lavoro tecnico, significa bilanciare questo strumento e offrirlo subito nella disponibilità dei Paesi colpiti”.

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Andrea Carlino

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