Le misure anticipate in conferenza stampa dal Premier Conte nella serata di ieri, 26 aprile, sono contenute nel DPCM 26 aprile 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 27 aprile 2020.
Si tratta del decreto recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, con il quale si dà il via alla cosiddetta fase 2.
Il DPCM entra in vigore il 4 maggio e avrà validità fino al 17 maggio, fatta eccezione per alcune disposizioni che sono già entrate in vigore oggi.
Tra le misure più attese, un allentamento delle restrizioni in materia di spostamenti.
Continuano ad essere consentiti gli spostamenti, anche tra Comuni, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. La novità è che si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie. Servirà comunque sempre l’autocertificazione (il modulo sarà nuovamente cambiato).
In ogni caso, è vietato trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Vengono riaperti parchi, ville e giardini, sempre con divieto di assembramento, mentre le aree gioco per i bambini restatno chiuse.
E’ possibile svolgere attività sportiva o motoria anche allontanandosi da casa, con l’obbligo però di rispettare le distanze tra le persone di almeno 2 metri per la prima e di 1 metro per la seconda.
Per quanto riguarda le scuole, non ci sono particolari novità, se non la conferma delle misure tuttora vigenti. Quindi:
Ricordiamo comunque che in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte, in risposta ad apposita domanda della stampa, ha confermato la chiusura degli istituti fino a giugno: “Scuole chiuse fino a settembre? Il ministro Azzolina sta lavorando per far ripartire le scuole nel modo migliore a settembre: è complicato far convivere il diritto all’istruzione con la tutela alla salute. Non possiamo permetterci rischi tenendo conto anche dell’età media del personale docente che è forse la più alta d’Europa, c’è una situazione di rischio. In questo momento abbiamo elaborato un rischio calcolato, che non sarebbe tale se riaprissimo le scuole. La ministra Azzolina, comunque, è a lavoro per permettere di ritornare a scuola a settembre. Mi preme, però, ringraziare a nome di tutto il Governo il personale scolastico che è stato messo a dura prova. Hanno dimostrato grandissima resilenza. La didattica a distanza sta andando più o meno bene. Prossimamente decideremo sugli esami di stato cercheremo di farli in conferenza personale, in presenza, in totale sicurezza”.
Concorsi – “Il Governo ha assunto un impegno ben preciso per una situazione che si trascina da anni. Regolarizzeremo i 24 mila insegnanti precari e i 36 mila giovani aspiranti. C’è qualche dubbio e perplessità, ma invito tutte le componenti a riflettere e non perdere questa possibilità: la prova è accessibile e nel rispetto delle norme di sicurezza”.
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