In questi giorni, oltre al bando del concorso docenti 2015, a tenere banco è la fase C, con il suo strascico di problemi e dubbi all’ordine del giorno.
Perchè la maggior parte dei docenti chiamati dagli Usr, la scorsa settimana, per essere immessi in ruolo sull’organico potenziato, non prenderà servizio prima del 1° luglio o del 1° settembre 2016. Lasciando, in tal modo, scoperti per tutto il resto dell’attuale anno scolastico diversi migliaia di posti in tutta Italia.
Come già accennato in un precedente articolo, ci sarebbero almeno 20mila posti da ricoprire con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche. A cui si aggiungono coloro che hanno deciso di differire di presa di servizio o per rinuncia.
E tutto ciò ha creato un “vuoto” di cattedre che Uffici territoriali e dirigenti scolastici devono colmare entro il 31 dicembre 2015.
A questo proposito, ricordiamo che il DM 131/2007, all’art. 1, dispone che “nei casi in cui non sia stato possibile assegnare alle cattedre e ai posti disponibili personale di ruolo delle dotazioni organiche provinciali, personale soprannumerario in utilizzazione o, comunque, a qualsiasi titolo, personale di ruolo, si provvede con supplenze annuali per la copertura delle cattedre e posti d’insegnamento vacante e disponibili entro la data del 31 dicembre e che rimangano presumibilmente tali per tutto l’anno scolastico” e nell’art. 1 comma 2 del decreto ministeriale è sancito che “per l’attribuzione delle supplenze annuali e delle supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche, si utilizzano le graduatorie ad esaurimento”.
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A questo punto, anche i docenti delle graduatorie d’Istituto, potrebbero essere chiamati a coprire quei posti rimasti liberi. Perchè se è vero che sino alla fine dell’anno scolastico gli Uffici scolastici territoriali, gli ex provveditorati, potranno nominare dal GaE per ricoprire i posti vacanti, è altrettanto vero che diverse graduatorie ad esarumento già dell’estate scorso risultano sprovvisti di candidati.
Addirittura, non si esclude che su alcune classi di concorso, i presidi siano costretti a “pescare” dalla terza fascia della graduatoria d’Istituto. Come verranno ancora una volta nominati, sempre direttamente dalle scuole, migliaia di docenti di sostegni sino alla fine dell’anno scolastico privi di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabile.
Solo una domanda: ma con la riforma, la ‘supplentite’ non doveva essere al capolinea?
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