Oggi, 31 dicembre 2024, finisce la cosiddetta “fase transitoria” relativa ai meccanismi di assunzione dei docenti in Italia. Ma cosa significa? Cosa cambierà con il nuovo anno da domani, 1° gennaio 2025? Ecco cosa c’è da sapere sui futuri concorsi docenti di scuola secondaria.
Concorso docenti, cosa cambierà dal 2025
Come abbiamo già spiegato, dopo il termine del 31 dicembre 2024, la partecipazione ai concorsi docenti dovrebbe essere riservata ai docenti abilitati con i nuovi percorsi da 60 CFU.
Secondo il decreto legislativo n. 59 del 2017, art. 18 bis, la fase transitoria prevede che fino al 31 dicembre 2024, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, sono ammessi a partecipare al concorso scuola secondaria di primo e secondo grado coloro che abbiano conseguito almeno 30 CFU.
Fino al 31 dicembre 2024, inoltre, sono altresì ammessi a partecipare coloro i quali, entro il 31 ottobre 2022, abbiano conseguito i 24 CFU previsti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.
Concorso docenti 2024, l’ultimo in fase transitoria
Per partecipare al concorso per posti comuni e di sostegno bandito lo scorso 11 dicembre era necessario il possesso oltre che della laurea specifica per la classe di concorso di uno dei seguenti requisiti:
- Abilitazione all’insegnamento per la specifica classe di concorso;
- Aver svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivamente, negli ultimi cinque nelle scuole statali di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale partecipa;
- 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
- Si aggiungono anche chi sta per conseguire o ha conseguito i 30 CFU e coloro che sono iscritti al corso di 60 CFU al’atto della presentazione della domanda e non hanno ancora concluso il percorso.
Ricordiamo che l’anno prossimo, 2025, ci sarà l‘ultimo dei tre concorsi docenti previsti dal Pnrr, dopo quelli che sono stati banditi nel 2023 e nel 2024, per raggiungere la quota di 70mila assunzioni, 20mila assunzioni entro il 2024, 20mila entro il 2025 e 30mila entro il 2026.