“Il presidente del Consiglio continua a tentare di negare la realtà sulla cosiddetta ‘riforma’ della scuola”. Lo ha dichiarato in una nota il deputato del Pd Stefano Fassina. “Dopo l’imbarazzante raggiro sulla conferenza nazionale che senza sprezzo del ridicolo fissa a legge approvata, procede – ha aggiunto – con aggiustamenti cosmetici a un disegno di legge regressivo e inviso alla stragrande maggioranza della scuola.
Sarebbe sufficiente approvare 4 emendamenti per avere immediata e larga condivisione parlamentare e della scuola:
1) cancellare la chiamata e la revoca dei docenti da parte dei presidi;
2) introdurre un piano pluriennale, connesso ai pensionamenti, per gli insegnanti precari;
3) correggere le inique detrazioni fiscali e school bonus;
4) definire pericolosissime deleghe”.
“Invece, no. Schiaffo al Parlamento e alla scuola – ha detto ancora Fassina – con un inaccettabile voto di fiducia. Una prova di forza senza vincitori ma con uno sconfitto certo: la qualita’ della scuola pubblica e il futuro delle generazioni piu’ giovani”.
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