Un progetto ideato dal Dipartimento di istruzione e politiche sociali dell’Università della Macedonia e che ha come obiettivo quello di insegnare agli alunni delle scuole primarie, attraverso attività ludiche e video, a riconoscere i principali sintomi dell’ictus e a chiamare tempestivamente i soccorsi, trasformandosi così in supereroi che salvano i nonni dall’ictus cerebrale. Il protagonista del progetto, che si basa sul legame speciale che lega nonni e nipotini, è Matteo, un bambino che si trasforma in un eroe FAST e impara a combattere il “Trombo malefico” per salvare la vita a Nonno Franco.
“L’acronimo FAST che in inglese vuol dire veloce – dichiara il Prof. Danilo Toni, Direttore Unità Trattamento Neurovascolare Policlinico Umberto I di Roma – sottolinea l’importanza del fattore tempo, ci aiuta a ricordare i principali sintomi dell’ictus cerebrale:
L’ictus è una patologia tempo dipendente: i risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alle terapie disponibili (trombolisi e trombectomia meccanica) sono strettamente legati, infatti, alla precocità con cui si interviene” – conclude il Prof. Toni.
“L’età media delle persone colpite da ictus cerebrale è di 70 anni – ci ricorda la Dottoressa Nicoletta Reale, Past President di A.L.I.Ce. Italia Odv – e, secondo i dati sociodemografici, fino al 50% di loro sono nonni che si prendono cura dei nipoti almeno un paio di volte alla settimana. Da qui è nata l’idea: e se fossero proprio i nipoti il veicolo attraverso il quale informare ed educare i nonni e i parenti? Punto di forza del Progetto è proprio la capacità di insegnare ai bambini i principali sintomi dell’ictus e, allo stesso tempo, il numero da chiamare in caso di ictus in corso. Il tutto attraverso i racconti degli eroi FAST, ciascuno alle prese con il “Trombo malefico” e con uno specifico sintomo che intacca le sue speciali capacità. Nonno Franco, ad esempio, è un campione in fatto di smorfie ma, quando è stato colpito dal Trombo, ha momentaneamente perso la capacità di muovere un lato del viso. A salvarlo è il piccolo nipote, Matteo, che come un vero supereroe ha chiamato i soccorsi correttamente in tempi rapidi”.
Il progetto comprende una vasta gamma di attività e si articola su tre differenti piani di formazione rivolgendosi a insegnanti, famiglie e bambini/e. I materiali proposti sono ovviamente adatti all’età dei bambini delle scuole primarie e le varie attività, distribuite nell’arco di 5 settimane, insegneranno loro quali siano tre dei sintomi più comuni dell’ictus e, soprattutto, a chiamare subito il 112. Al sito web dedicato al progetto si affianca anche una sezione riservata all’interno della piattaforma EDUCAZIONE DIGITALE: uno spazio interamente dedicato agli insegnanti per consentire loro di informarsi, avere accesso a tutte le risorse formative e strutturare le lezioni in maniera semplice ma efficace.
Tutti i dettagli su come aderire alla campagna Fast Heroes sono disponibili sul sito http://fastheroes.com Possono iscriversi scuole, insegnanti, classi oppure anche singoli bambini, con la supervisione dei genitori. Una volta registrati, all’interno dell’area riservata sarà possibile trovare tutti i materiali didattici ed entrare far parte della community di Fast Heroes. Se sei un dirigente scolastico o un insegnante e hai bisogno di maggiori informazioni o vuoi ricevere il link di accesso diretto alla piattaforma insegnanti, manda una mail al seguente indirizzo fastheroes@aimcommunication.eu
A livello internazionale hanno aderito ben 5.805 scuole, 11.235 classi, 251.666 alunni e 16.492 insegnanti, è sostenuto dalla World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus) e reso possibile grazie al supporto di Angels Initiative un’organizzazione internazionale volta al miglioramento dell’assistenza sanitaria, in particolare nel campo dell’ictus. Nel nostro Paese, ne è promotrice A.L.I.Ce. Italia Odv, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale che lo promuove a livello nazionale in occasione di Aprile mese della prevenzione contro l’Ictus.
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