Tutto inizia da metodo didattico Gordon, insegnato da Andrea Apostoli, Presidente Aigam, associazione italiana Gordon per l’apprendimento musicale, responsabile dei concerti per bambini alla Berliner Philharmoniker, Wiener Symphoniker e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, oltre che autore del nuovo libro: ‘I segreti degli strumenti musicali’, Curci Young editore.
La musica oltre le parole
Il concetto guida è il seguente: la musica va oltre la parola ed è una lingua in più che andrebbe insegnata fin dalla nascita perché, se ci si avvicina ad un concerto di musica classica da adulti, potrebbe essere tardi per vivere a pieno la propria emotività.
“La musica non è un tunf-tunf o un sottofondo e non è didascalica, può toccare le emozioni e coinvolgere totalmente i bambini fin dalla nascita. I piccoli rimangono meravigliati di fronte alle mille risorse celate, ad esempio, dietro e dentro un violino, o un’arpa o un contrabbasso o un flauto. Gli strumenti musicali sono pieni di segreti che ai piccoli piace scoprire. Oggi i ragazzi hanno poco tempo per nutrire le emozioni, vivono di corsa quanto noi adulti, hanno mille impegni. Ai piccoli perciò, piuttosto che fargli ascoltare le canzoncine o quello che passa la radio, fategli ascoltare la musica d’arte”.
Linguaggio complesso ma utile ai bimbi
La musica è un linguaggio complesso ed è bene che sia assorbita dal bambino durante l’infanzia. “Meglio fin da neonati. E’ come l’apprendimento delle lingue. Stando immersi nella musica si impara a comprenderla a pieno, sena lezioni. Inutile la grammatica, all’inizio. Poi crescendo subentrerà la curiosità e, magari, la voglia di suonare uno strumento. Far crescere i propri figli ascoltando la musica d’arte vuol dire anche dargli la possibilità di comprenderla meglio da adulti e, qualora scelgano di suonare, saranno musicisti più consapevoli e impareranno prima”.