Continua far discutere nei social network la “circolare per far circolare le circolari” emanata da un dirigente scolastico e resa pubblica due giorni fa da Ernesto Galli Della Loggia che ne ha diffusamente parlato in un articolo uscito sul Corriere della Sera. Sul caso è stato ormai scritto di tutto e di più ed è difficile aggiungere altro. Ma forse una osservazione si può fare: il caso della circolare scritta in perfetto stile “Totò-Peppino” mette bene in evidenza che uno dei problemi più seri della scuola italiana (e forse dell’intera macchina amministrativa) non è quello di riuscire a premiare i migliori, ma piuttosto quello di allontanare i peggiori. Ora, è del tutto evidente che un dirigente che scrive una circolare del genere dovrebbe essere immediatamente allontanato per molteplici ragioni (non ultimo il fatto che la circolare stessa crea un danno di immagine all’intera categoria e persino al sistema scolastico nel suo complesso).
Il fatto è che l’idea di licenziare, allontare, rimuovere o anche solo spostare è lontana, lontanissima, dai criteri con cui viene gestito l’apparato amministrativo di questo Paese, anche se le leggi ci sono.
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