“Apprezziamo le dichiarazioni odierne del sottosegretario Rossi Doria al Corriere della Sera, soprattutto ci auguriamo che alle parole seguano i fatti e che la scuola torni ad avere, finalmente, la considerazione che merita. Nell’immediato, ciò significa che le risorse recuperate con la revisione di spesa devono essere comunque reinvestite nel sistema di istruzione e formazione, mettendolo in condizione di funzionare al meglio.
Siamo anche noi convinti, come Rossi Doria, che sull’integrazione dei soggetti in difficoltà la scuola italiana fa più di ogni altro Paese al mondo: quello che non tutti sanno, però, è che i posti di sostegno attivati in più dopo la sentenza della Corte Costituzionale li stanno pagando i lavoratori della scuola. Per far fronte al fabbisogno, infatti, si sta utilizzando la quota di economie che per legge sarebbe destinata al personale (il 30% dei risparmi), e che dovrebbe servire a finanziare, come già avvenuto lo scorso anno, il mantenimento degli scatti di anzianità. E’ proprio questa la ragione per cui ad oggi non hanno ancora trovato attuazione le procedure derivanti dalle nostre intese con MIUE e MEF, che hanno consentito il pagamento degli scatti maturati nel 2010.
Ecco dunque un’opportunità, per il sottosegretario e per il ministro, di dimostrare nei fatti, e non solo a parole, la loro attenzione a chi lavora nella scuola. Si diano da fare perchè siano restituite a chi lavora nella scuola le risorse che gli spettano: è sacrosanto affermare che il sostegno ai disabili è un diritto non negoziabile, ma non si può scaricarne gli oneri sulle retribuzioni del personale .
Su questo chiediamo al Ministro che ci convochi con urgenza, per rimuovere al più presto gli ostacoli che gli hanno impedito fino ad oggi di mantenere gli impegni assunti”.
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