Anthony Fauci, il superesperto americano in malattie infettive e consigliere di Joe Biden per il Covid, sottolineando che i non vaccinati pagheranno invece un prezzo maggiore, ha dichiarato: “Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti. I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti” alla variante e molti di loro “saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno”.
Fauci quindi spiega come gli Stati Uniti potrebbero essere sulla soglia di un periodo di transizione dopo il quale potrebbe diventare possibile vivere con il Covid.
In altre parole, ci pare di capire, si attende la cosiddetta “immunità di gregge”, parola bruttissima per definire la capacità di un gruppo di resistere all’attacco di un’infezione, verso la quale una grande porzione dei membri del gruppo è immune.
E da qui forse pure l’idea di una sorta di rassegnazione sulla invasione di questa variante Omicron contro cui anche la Terza dose non sarebbe molto efficace: non farebbe, forse, morire, sottolinea Fauci. Ma da qui pure l’esigenza da parte del Ministero dell’Istruzione di trovare strategie adeguate per la scuola in modo da garantire quanto più è possibile sicurezza all’interno delle aule.
Quello che non si capisce sta nel fatto che, anche difronte a tanti numeri di contagio, si continua a non diminuire il numero di alunni per classe e a non impiantare aeratori per un ricambio d’aria che dia quantomeno più sicurezza, evitando di fare lezione, come avviene in molte scuole, con le finestre aperte. Fermo restando sempre l’altra questione, e cioè di emanare disposizione semplici e comprensibili, senza costringere docenti e famiglie a fare salti mortali per seguire i protocolli.
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