Successo scolastico e successo formativo sono la stessa cosa? Quando il profitto dei nostri alunni rientra negli standard che ogni Collegio dei docenti si dà, parliamo di successo scolastico o di successo formativo? E quando riusciamo a trattenere dentro il perimetro protettivo delle nostre scuole ragazzi e ragazze che non rientrano negli standard ma che se andassero via non avrebbero più nessun punto di riferimento? Se questi ragazzi e ragazze, pur non lavorando come noi vorremmo che lavorassero – o anche non lavorando affatto – riusciamo a tenerli dentro, avremmo, noi e loro, senz’altro ottenuto un ottimo successo formativo.
A questo proposito, un libro, a volte, può essere un punto di ripartenza per molti adolescenti che non riescono a trovare la forza per superare i loro piccoli e grandi drammi, i loro dolori, l’assenza di modelli nel mondo degli adulti. Una lettura guidata può scardinare quella porta corazzata che li chiude nella loro bolla protettiva, al riparo dagli altri.
La storia di Violette, la protagonista di “Cambiare l’acqua ai fiori”, il romanzo di Valérie Perrin che vi presentiamo questa settimana nella nostra rubrica “Leggere lib(e)ri”, potrebbe rappresentare un esempio. La dimostrazione che da ogni sofferenza si può uscire, che il richiamo della vita è sempre più forte e convincente di qualsiasi altro.
Violette è stata abbandonata alla nascita, ha conosciuto le case famiglia e le famiglie affidatarie, i piccoli lavoretti per sbarcare il lunario, un ragazzo buono a nulla che diventerà troppo presto suo marito e che le darà l’unica grande gioia della sua vita, una figlia. Violette si ritroverà a fare la casellante di un passaggio a livello sperduto nella campagna francese e poi la guardiana di un piccolo cimitero di provincia. E sarà lì – paradossalmente – che troverà la strada per superare l’ultima, grande sventura e proverà a rinascere. Un libro sulla resilienza, un’eroina da tragedia greca ma con un senso dell’umorismo fuori dal comune che fa di questo libro un eccezionale mix di riso e di pianto. Una storia esemplare, un possibile modello di rinascita utile soprattutto in questo tempo buio, in cui a soffrire di più sono proprio i più giovani.
La rubrica è cura di Gabriele Ferrante. Per rivedere tutti i video della playlist su Youtube, cliccare QUI.
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