Come ha riportato oggi La Stampa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, subito dopo l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro etiope, parlando con il generale Franco Federici, consigliere militare presso la presidenza del Consiglio, avrebbe detto: “Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole. C’è tutta una rete di associazioni che si possono coinvolgere e mettere in contatto con il mondo delle scuole. Ci sono ragazzi molto appassionati e bravi che lo fanno nel tempo libero. Manca una struttura e un riconoscimento ufficiale. È un’attività che io penso meriti la stessa dignità degli altri sport”.
Il diretto interessato, però, smentisce. “L’articolo apparso oggi sul quotidiano ‘La Stampa’ nel quale si sostiene che io vorrei ‘insegnare a sparare nelle scuole’ è ridicolo e infondato”, ha affermato lo stesso Fazzolari, come riporta Ultimora.net – Politics.
“La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del presidente Meloni, che il giornalista de ‘La Stampa’ crede di aver carpito come uno scoop, verteva su tutt’altro: la necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e, oltre a ciò, l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. Due misure alle quali lavoreremo al più presto”, questo sarebbe stato il tema della discussione incriminata.
Fazzolari ha rimarcato la sua posizione nel corso di un intervento andato in onda su La7, nel corso della puntata di oggi, 7 febbraio, di L’aria che tira. “Notizia totalmente inventata. Il modo di operare di parte della stampa ormai è questo. Vuol dire che il Governo sta lavorando così bene che si decide di inventare di sana pianta delle notizie. Articolo totalmente inventato scritto da chi non conosce il tema”.
“Io sono un tiratore di tiro dinamico sportivo. Si tratta di una disciplina riconosciuta dal Coni praticata da moltissime brave persone. Torniamo alle falsità. Io e Federici parlavamo di cose che nulla hanno a che fare con l’insegnamento nelle scuole”.
“Non amplifichiamo le fake news. Sarebbe una cattiva idea introdurre qualcosa del genere nelle scuole. Le scuole italiane hanno bisogno di ben altro. Querelerò La Stampa, hanno messo in prima pagina una notizia falsa”, ha rassicurato Fazzolari.
Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, ha diffuso un comunicato stampa in cui ha difeso Fazzolari e ha attaccato la stampa “di sinistra”: “Con rammarico mi trovo a constatare che ancora una volta la sinistra diffonde notizie false, come quella che si sarebbe proposto di insegnare a usare le armi a scuola, informazione subito smentita dal Sottosegretario Fazzolari. Dato che si è fatto anche richiamo all’insegnamento dell’Educazione Civica, che tra l’altro è una mia delega, voglio ribadire come sia prioritario in questa materia, oltre allo studio dei principi costituzionali, l’insegnamento del rispetto per le persone, per l’ambiente e per gli animali e che mai si è fatto cenno all’uso delle armi”.
“Inventare totalmente una notizia del genere produce inutile allarmismo e, soprattutto, non fa bene al mondo della scuola”, ha concluso Frassinetti.
Il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, dal canto suo, non arretra di un centimetro, parlando di “temerario sprezzo del ridicolo” e accusando il sottosegretario Fazzolari di “sparare letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile”. Lo riporta l’Ansa. Chi ha ragione?
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