Nessun giornalista dotato di buon senso potrebbe mai pensare di essere gradito a tutti. Persino quando si scrive un articolo di cronaca si possono incassare al tempo stesso critiche e consensi.
Ma ciò che accade talora ad alcuni articoli rilanciati nella nostra pagina FB è davvero curioso.
Qualche giorno fa, per esempio, lo stesso identico articolo ha ricevuto questi due commenti.
Commento A: “Finalmente un articolo che non è il solito panegirico del SI”.
Commento B: “Di nuovo con queste sciocchezze? Ma non avete ancora finito di fare spam pro-Renzi?”
In pratica lo stesso articolo è stato letto da qualcuno come una onesta presa di distanze dal fronte del SI e da altri come un vergognoso endorsement nei confronti del fronte del SI.
Ora, che lo stesso identico articolo venga inteso in due modi così diametralmente opposti fa sorgere il dubbio che il web 2.0 stia facendo saltare persino uno dei capisaldi dell’intero pensiero occidentale e cioè il principio aristotelico di non contraddizione: è impossibile che la proposizone A e la proposizione non-A siano vere nello stesso tempo e nello stesso modo.
"Quest'anno si celebrano i 25 anni dall'approvazione della legge 62/2000, che sancì la parità scolastica,…
Sulla questione dell’insegnante di sostegno confermato dalle famiglie la FLC-CGIL lancia la sfida a Valditara:…
Rimane alto l’impegno dell’attuale ministro dell’Istruzione sulle esperienze formative scuola-lavoro: il numero uno dicastero di…
Si parla ancora del caso del ragazzo che si è rifiutato di salire, in una…
Mattinata movimentata quella di oggi, 10 marzo, nelle scuole milanesi. In due istituti è scoppiato…
Com'è noto, di recente, si sono svolte le prove scritte del Concorso Scuola PNRR 2…