Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, annunciando un incontro con la ministra Giannini per parlare della scuola pubblica e del concorso, ha denunciato:
“Il governo Renzi e il suo ministro Giannini si trovano sfiduciati dai deputati del Pd. O, altra versione, il gruppo del Partito Democratico è delegittimato da Renzi e dal ministro Giannini. In entrambi i casi, la confusione regna sovrana su uno dei settori strategici dell’Italia: la scuola, con i suoi formatori e le famiglie e con i loro figli. FdI-An cercherà di rappresentare al ministro Giannini tutte le perplessità sull’ipotesi di concorso aperto a tutti. Preferiamo che venga valorizzato il merito di chi ha già lavorato nelle scuole e ha ottenuto la fiducia delle famiglie a chi, fresco di laurea non è mai stato in classe. Il concorso è uno sperpero di denaro pubblico gestito da società chiacchierate utile soltanto per sistemare i precari che le università non sono in grado di assorbire».
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«Ci spieghino perché secondo i criteri del concorso il servizio già prestato venga valutato con 0.5 punti mentre il dottorato di ricerca vale 5… . Perché chi ha già insegnato debba fare prove di due ore e mezza rispondendo a 8 quesiti in italiano, in costituzione e cittadinanza, e in inglese… Perché docenti d’italiano, che già insegnano, si troveranno costretti a tradurre dal latino all’italiano Virgilio per poi tradurlo in inglese se devono insegnare come scrivere e leggere in italiano…».
«Se dovessero essere confermati questi criteri, ovvero un concorso aperto a tutti – precisa sempre il capogruppo depla destra – si tratterebbe di un ennesimo schiaffone a chi ha già tutti i titoli per poter essere stabilizzato e solo a causa delle inadempienze dello Stato si trova a operare in regime di precarietà. Non ci stancheremo di suggerire la strada del concorso per titoli: abbiamo già precari abilitati selezionati dallo Stato e preparati, i veri destinatari della infrazione europea ingiustamente esclusi dal piano assunzionale della pseudo riforma Renzi».
«Chiediamo almeno il rispetto degli impegni presi dall’Esecutivo sull’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, con cui si chiedeva un concorso per titoli e la riapertura delle Gae, graduatoria a esaurimento, con l’immissione in ruolo di tutti gli abilitati di Stato».