In una nota di Fratelli d’Italia, riportata da Ansa, è scritto: “Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”.
Come possa essere la sinistra la causa dei disordini, spalleggiando i violenti non è riportato, nel senso che FdI non spiega come li spalleggerebbe, con quali strumenti e secondo quale logica e in modo particolare quel manipolo di studentelli attesi e bloccati, come testimoniano i loro docenti che hanno assistito al pestaggio, davanti all’ingresso della scuola e proprio nel vicolo di accesso.
Però le colpe sono sempre retroattive o degli oppositori, ma come è d’altra parte nella natura della destra, quella di trovare un appiglio per giustificare violenze e leggi bavaglio o azioni di rivalsa.
In altre parole l’affermazione di un ordine funzionale al macchinista e chi contesta guai a lui; se poi ogni opposizione fosse messa a tacere il treno sul binario scorrerebbe meglio e con più velocità.
Da suo versante la Elly Schlein strilla: “Basta manganellate sugli studenti. Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento e davanti al Paese e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle viste di manganellate sui minori e minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile e non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, Napoli e Bologna. È un clima di repressione di cui abbiamo chiesto conto anche la settimana scorsa al ministro Piantedosi. È necessario che venga a chiarire e a prendersi le sue responsabilità. Esprimo la solidarietà del Pd agli studenti che sono stati feriti e alle loro famiglie”.
Ma attacca pure il leader del M5S Giuseppe Conte: “Presidente Meloni, ancora una volta sei rimasta silente senza proferire parola, ignorando le violente manganellate che hanno provato a silenziare i giovani scesi pacificamente per le strade di Pisa e Firenze. Non si tratta di un caso isolato: sono episodi che si stanno ripetendo da Torino a Milano, da Vicenza a Catania. E tu, Giorgia Meloni, continui a tacere, a nascondere la testa sotto la sabbia”.
Fa sapere a sua volta la Rete studenti del Lazio: ”Domani (oggi domenica) alle 18.30 al Viminale, saremo in piazza in seguito agli avvenimenti di Pisa e Firenze, dove studenti sono stati manganellati durante le manifestazioni a favore della Palestina” con lo slogan ‘Contro le vostre manganellate- Piantedosi dimettiti’, dando appuntamento a piazza Beniamino Gigli davanti al Teatro dell’Opera a Roma.
”Non tolleriamo un governo che utilizza metodi violenti e di repressione nei confronti di chi manifesta pacificamente. Se chi vuole mandare messaggi di pace viene manganellato, se non si può manifestare, non è democrazia. Domenica saremo in piazza contro questo governo, vogliamo le dimissioni di Piantedosi, perché gli studenti non possono essere manganellati, perché chi mette in pericolo, chi reprime, chi manganella, non può essere al Governo. Scendete in piazza insieme a noi”.
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