Dando infatti “uno sguardo dal ponte” già percorso, ci si scorge che l’anno scorso circa il 94% dei ragazzi è stato ammesso agli esami di Stato e di questi il 98,8% si è diplomato senza troppi problemi, che è come dire ben oltre 9 studenti su 10.
L’unico dato in controtendenza rispetto al prima è invece il voto di diploma che ha preso una fase calante visto che scarseggiano oggettivamente gli studenti col massimo dei voti, mentre aumentano in percentuale quelli che si assestano nella fascia media.
Ecco le cifre dell’anno scorso: la maggior percentuale di maturandi ha ottenuto un voto compreso tra il 61 e il 70 (31,7%) e altrettanto alta è la quantità di valutazioni nella fascia tra il 71 e l’80 (28,5%). Solo il 17,4% dei diplomati è riuscito a raggiungere i voti compresi tra l’81 e il 90; da qui il numero di coloro che si aggiudicano le valutazioni maggiori va proporzionalmente decrescendo fino allo 0,6% dei meritevoli di lode.
Sulla base inoltre dei dati dello scorso anno, i voti più alti sono appannaggio dei licei, ma nonostante questo sono gli Istituti professionali a registrare un miglioramento della valutazione finale. La prova che tendenzialmente ha incontrato un incremento di valutazione è la seconda, mentre per ciò che concerne la prima prova sembra che gli studenti che si sono diplomati con 100 hanno per la maggior parte scelto il saggio breve di ambito tecnico-scientifico o l’analisi del testo.