Aveva fatto irruzione, nel maggio del 2021, in un asilo nido comunale di Saudades, nello stato di Santa Catarina, in Brasile, uccidendo tre bambini di 2 anni, una maestra di 30 e e un agente educativo di 20, scagliandosi loro contro con un machete. Pochi attimi e poi contro un’altra maestra che era rimasta gravemente ferita mentre l’assalitore veniva ferito e arrestato poco dopo l’arrivo della polizia. Questa aveva riferito che l’autore della strage era un adolescente.
Il commissario incaricato delle indagini aveva detto che “La sua intenzione era quella di fare quante più vittime possibile”.
Ora a distanza di due anni, quel giovane, che in realtà all’epoca era diciottenne, è stato condannato a 329 anni di carcere a conclusione di un regolare processo durato due giorni e condannato da una giuria popolare.
Il pubblico ministero nel tribunale di Pinhalzinho, dopo avere chiesto il massimo della pena per l’imputato, Fabiano Kipper Mai, ha dichiarato: “Perpetue sono le bare dei bambini e degli insegnanti, la sua condanna è irrisoria rispetto alle vite che ha tolto”.
Kipper Mai, che al momento del massacro aveva 18 anni, è rimasto in silenzio per tutta la fase dell’interrogatorio.
Sembra che negli ultimi anni il Brasile si stia registrando un’ondata di attacchi a scuole e asili per l’infanzia.
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