La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha ringraziato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, per aver preso parte al “Jesenski seminar”, l’annuale incontro degli educatori, dei maestri e dei professori negli oltre 70 istituti con lingua d’insegnamento slovena a Trieste, Gorizia e in provincia di Udine.
“Assieme ai ministri allo Sviluppo Carlo Calenda e del Lavoro Giuliano Poletti stiamo puntando, in un’ottica di attuazione dell’industria 4.0, a moltiplicare gli Istituti tecnici superiori, che sono uno strumento fondamentale di sbocco lavorativo post diploma per i giovani”, ha commentato a sua volta la ministra Fedeli, in visita all’Isis “Nautico” e all’Its “Accademia Nautica dell’Adriatico” di Trieste.
L’Accademia è nata nel 2015 con l’intento di creare personale specializzato per il mondo della navigazione.
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Ma la ministra ha pure affrontato la richiesta di insegnamento in sloveno, aprendo i lavori del 52/o seminario di aggiornamenti per gli insegnanti delle scuole in lingua slovena: “Laddove nelle scuole i genitori chiedono lo sloveno come seconda lingua dobbiamo affrontarlo, perché adesso qualche problema c’è, anche nella capacità di costruire clima e merito”.
“La cosa importante è questa – ha aggiunto Fedeli -, e noi dobbiamo affrontarla dove sono i genitori che te lo chiedono. La cosa importante – ha precisato – è chiarire l’origine della domanda”.
Nel suo intervento di saluto – il primo di un ministro dell’ Istruzione italiano alla comunità slovena di Trieste e del Friuli Venezia Giulia – Fedeli ha sottolineato che “il rapporto tra Slovenia e Italia è l’esempio di una società che integra le diversità culturali, per essere più ricca e più giusta, soprattutto per le giovani generazioni”.
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