La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli esprime “soddisfazione” per l’approvazione oggi in Senato del disegno di legge per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, passato così all’esame della Camera.
“Finalmente – ha detto la ministra Fedeli – si affronta pienamente e in modo deciso un fenomeno che spesso, erroneamente, viene sottostimato. Con questo ddl mettiamo al centro la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Dobbiamo colmare i vuoti educativi in cui si annida ogni forma di discriminazione e di violenza. Lo facciamo anche con questo ddl, che ora passa alla Camera per la definitiva approvazione. Lo facciamo, in un’ottica di prevenzione, a partire dalla scuola che è luogo principale di formazione, di inclusione e accoglienza. Finalmente abbiamo imboccato la strada giusta”.
“Il testo di legge sul cyberbullismo approvato oggi in Senato, e che tornerà alla Camera, prova a concentrarsi nuovamente, dopo lo stravolgimento avvenuto in precedenza, sullo specifico della tutela del minore, ai fini di una maggiore efficacia nella sua applicazione. Abbiamo perciò votato- spiegano i senatori del M5S- favorevolmente ma con un monito: come legislatori abbiamo il dovere di approvare delle leggi che non siano meri proclami, che non siano spot pubblicitari ma atti concreti per affrontare un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti”.
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“E’ molto importante, sul versante tecnologico, l’intervento degli uomini e delle donne della polizia postale che da mesi stanno subendo tagli e ridimensionamenti da parte di questo governo – proseguono – ma un ruolo fondamentale di prevenzione, educazione e formazione, deve essere svolto dalla scuola. È necessario non solo educare i ragazzi all’uso consapevole e informato di Internet, ma anche dotare gli istituti di figure professionali che possano portare avanti una strategia di attenzione e di tutela verso gli studenti coinvolti, siano essi vittime o responsabili degli atti vessatori. Per questo è necessario un investimento anche economico, oltre che umano – chiudono i pentastellati – con risorse importanti da destinare alla formazione scolastica. Risorse che, rispetto al testo approvato in prima lettura, risultano addirittura diminuite: su questo esprimiamo la nostra preoccupazione. In sostanza vengono utilizzati fondi che erano stati previsti per l’integrazione, il lavoro sulla disabilità e quanto già i professori portano avanti in molti istituti. Vigileremo perchè non sia il solito gioco delle tre carte”.
“E’ importante che il Senato abbia approvato il provvedimento che riguarda le norme per combattere il fenomeno del cyberbullismo. Un uso distorto della rete e delle nuove tecnologie da parte di un singolo o di un gruppo di persone può portare, se indirizzato verso un minore, a conseguenze tragiche. Per questo è necessario che siano a loro riservate specifiche normative”: lo dice Anna Finocchiaro, ministra per i rapporti con il Parlamento. Che aggiunge: “Il provvedimento non è basato sulle sanzioni, non criminalizza il web, ma è costruito sulla prevenzione e sulla promozione culturale dell’uso corretto della rete, mettendo in primo piano la responsabilità individuale e collettiva sia dei minori che degli adulti. Al centro c’è l’elemento educativo e quindi la scuola, la formazione, il mondo degli studenti. Con l’intento di arricchire i principi di una nuova cittadinanza digitale. E importante mi sembra la previsione di un piano di azione integrato attraverso la costituzione di un tavolo tecnico, sia a livello nazionale sia a livello locale, composto dai vari ministeri interessati. Oggi si compie un altro passo importante sul percorso che deve portarci a dotare il nostro Paese di una normativa efficace e moderna per combattere un fenomeno sociale e aiutare i nostri ragazzi ad un uso civile e corretto della rete”.
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