Non c’è nessun decreto che prevede tagli alla scuola, ma solo “spese di razionalizzazione che hanno toccato tutti i ministeri. Ciascun ministero ha scelto dove fare risparmi”.
“Anche io l’ho fatto, ma non ho toccato le voci fondamentali”: a dirlo è stata la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, intervenendo a Studio 24.
La responsabile del Miur ha aggiunto che i risparmi “non andranno a toccare le 52.000 assunzioni, gli insegnanti di sostegno, gli interventi per l’inclusione. Insomma, le cose fondamentali rimangono”.
A quale genere di tagli si riferisse la Fedeli, però, non è dato sapere.
Sull’inizio del nuovo anno scolastico, il 2017/18, Fedeli ha confermato che ” dal 15 settembre, o comunque a seconda del calendario scolastico delle diverse regioni, tutti gli insegnanti saranno in classe, sia le nuove assunzioni (circa 52.000) sia i supplenti, ma quelli annuali non quelli a girandola”.
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