“Come ci siamo detti ieri con Cantone entro il 15 o massimo a fine ottobre il testo” su un codice di trasparenza sui concorsi universitari “uscirà definitivamente”.
Lo ha detto Valeria Fedeli, in un’intervista a in Blu Radio, il network delle radio cattoliche italiane della Cei, in merito all’inchiesta dei concorsi truccati all’università e alla proposta di Cantone d’inserire componenti esterni nelle commissioni.
“Sono sei mesi che lavoriamo con Cantone – ha aggiunto la ministra Fedeli – ancora prima di questo evento molto duro e pesante su cui assolutamente bisogna andare veramente fino in fondo. Avevamo iniziato questo lavoro per dare molta più forza e consistenza ad alcune regole di trasparenza, in modo da mettere in circolazione criteri di selezione e anche di rendere più forte la figura del responsabile alla trasparenza e anticorruzione che è prevista nell’insieme delle pubbliche amministrazioni. Tra l’altro questo testo su cui abbiamo lavorato per 4-5 mesi è passato alla consultazione pubblica che è terminata il 15 settembre. Adesso l’Autorità anticorruzione deve raccogliere i pareri e sistemare il testo. A partire da questo ho già deciso di fare un atto d’indirizzo molto forte su quei criteri: inviterò in modo molto forte le università a dotarsi di regole di trasparenza e di questa figura forte che deve sovraintendere alle procedure dei concorsi”.
{loadposition carta-docente}
“Sono disponbile a discutere sulla proposta di Cantone – ha proseguito il ministro Fedeli – e su eventuali altre misure. Ciò che non può avvenire è che passi questa fase e che non succeda niente. Questa sarebbe inaccettabile. Non si può non andare fino in fondo contro chi ha fatto o fa corruzione. I rettori delle università coinvolte in questa indagine valutino la possibilità di costituirsi parte civile. Di fronte a casi di corruzione c’è anche un problema di reputazione e serietà delle stesse università”.