Si tratta di anticipare il concorso di un paio di mesi, con un duplice motivo: ridurre il precariato “storico” e reclutare i giovani.
Prima di Natale sarà emanato il bando di concorso riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria: lo scrive Il Sole 24 Ore riportando le dichiarazioni della ministra.
“Questa selezione- continua il quotidiano- consentirà a tutti gli abilitati o iscritti nelle Gae e nella seconda fascia delle graduatorie di istituto che lo vorranno di inserirsi in una nuova graduatoria regionale di merito, da cui poi attingere a settembre per le immissioni in ruolo vere e proprie (sui posti liberi e disponibili)”.
“Semplificata” la procedura, dal momento che, ma questo è noto, “si svolgerà una sola prova orale, volta ad accertare le competenze didattico-metodologiche: una lezione simulata”.
Si parla inoltre di 76mila “abilitati”, di cui 13mila inseriti nelle Gae e 63mila circa nelle seconde fasce. In base poi al punteggio conseguito all’orale, i titoli di servizio e professionali (massimo 60 punti), eventuali punti aggiuntivi anche ai titoli professionali, per esempio dottorati di ricerca, master, seconda abilitazione, corsi di formazione, gli interessati saranno poi inseriti nelle graduatorie regionali.
Le graduatorie saranno utilizzate per le assunzioni, già a partire da settembre 2018, fermo restando che il 50% dei posti continuerà a essere riservato alle Gae (per le classi di concorso dove ancora ci sono precari inseriti), sino al loro esaurimento.
Secondo Il Sole 24 Ore sarebbe a “buon punto anche la seconda selezione riservata ai precari, non abilitati, ma con alle spalle almeno tre anni in classe. Si tratta di almeno 300 mila insegnanti iscritti nella terza fascia delle graduatorie di istituto. Quelli con tre anni di servizio sono però circa 65mila, che sono quindi i potenziali interessati a questo concorso. Che, a differenza del precedente, è composto da uno scritto e l’orale. I vincitori saranno poi avviati al nuovo percorso Fit (formazione iniziale e tirocinio) che, per loro, durerà due anni, anziché tre.
E i neo-laureati? Secondo il giornale “dovranno attendere il 2018: potranno partecipare alla procedura, con le nuove regole, se avranno conseguito anche 24 crediti in pedagogia e didattica.
«La programmazione, per tempo, di questa nuova tornata concorsuale – scrive il Sole riportando le parole della Fedeli – permetterà di normalizzare le attività. Così facendo, garantiremo continuità didattica e inizio regolare dell’anno scolastico a tutto vantaggio degli studenti».
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…